Lettera aperta ad eurodeputati, “non votate Patto immigrazione”

Mamadou Kouassi, "abbiate coraggio"

Una delegazione della “Road Map per il Diritto d’Asilo e la Libertà di Movimento” formata dai rappresentanti di diverse associazioni che sul territorio si occupano di migrazione, tra cui Mimma D’Amico del Centro sociale Ex Canapificio di Caserta, Sara Consolato di Refugees Welcome, Giovanna Cavallo e Teresa Menchetti del Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose, Gianfranco Schiavone dell’Asgi e di Europasilo, il Sindaco di Sant’Orso (Vicenza) Franco Balzi della rete Re.Co, ha consegnato agli europarlamentari socialisti e democratici Brando Benifei e Pietro Bartolo una lettera aperta con 400 firme raccolte in meno di 48 ore, in cui si chiede di non votare il Patto Europeo su Immigrazione e Asilo che andrà in votazione l’11 aprile. Doveva esserci a Bruxelles anche l’attivista ivoriano Mamadou Kouassi, l’attivista ivoriano che da anni vive a Caserta e si occupa proprio di immigrazione, la cui storia ha ispirato film sui migranti “Io Capitano”, che il 10 marzo scorso ha sfiorato l’Oscar. Mamadou doveva volare a Bruxelles ma per motivi di salute non è potuto andare. “Questa lettera aperta – spiega Mamadou – è voce delle istanze di tante organizzazioni italiane che invita gli eurodeputati di avere coraggio e non votare i regolamenti proposti, che dopo il Patto dovranno essere recepiti da una legge italiana”. “Il Patto Europeo – aggiunge la D’Amico – mina le fondamenta dell’Europa perché prevede una detenzione generalizzata persino di famiglie con bambini per chi arriva o viene soccorso in mare. Il Patto non conviene all’Italia perché le coste dei paesi frontalieri riceveranno soldi e si trasformeranno in dei campi in cui le persone saranno trattenute e sottoposte ad una procedura di screening in base al paese di provenienza, senza garanzie e con rimpatri verso paesi terzi non sicuri. Noi che a Castel Volturno abbiamo imparato a conoscere i danni fatto da leggi che costringono le persone a stare senza documenti, senza accoglienza, crediamo che invece bisogna puntare alla costruzione di una politica europea che rafforzi le tutele delle persone in cerca di protezione e sugli ingressi legali e sicuri. Viceversa l’applicazione del Patto è un pericolo non solo per i migranti ma perché inutilmente crudele tradisce i principi di umanità e democrazia su cui si fonda l’Unione europea”. “Qualsiasi riforma della politica di asilo e migrazione deve mettere al centro le persone ed essere guidata dai valori europei di dignità, solidarietà e libertà – scrive Giovanna Cavallo, attivista e componente del direttivo del Forum – Crediamo che in questo momento la pressione della società civile sia importante perché resta l’unico modo per invertire la tendenza, verso politiche umane e rispettose dei diritti. Invitiamo tutte e tutti il 4 maggio a Bologna al termine della «Road map» che nel frattempo avrà attivato processi di consultazione in venti città italiane. Il meeting nazionale nella capitale emiliana aprirà un doveroso confronto con le forze politiche candidate alle elezioni europee. Il nostro compito sarà chiedere loro impegni chiari. Il loro compito sarà schierarsi, indicando da quale parte vogliono stare una volta eletti”.