Biblioteca di via Laviano a Caserta: sì al Patto per la lettura ma occorre anche un patto che avvii i lavori di riqualificazione

Il 30 giugno 2023 fu annunciata la gara per i lavori di riqualificazione della Biblioteca comunale “Alfonso Ruggiero” di via Laviano, per un importo di 1,1 milioni di euro provenienti dai finanziamenti del Pnrr relativi a Rigenerazione Urbana. Con una chiassosa propaganda furono comunicati dall’Amministrazione interventi, già allora indispensabili e urgenti, che andavano dal rifacimento dell’intonaco aggredito gravemente dall’umidità alla riparazione di fenomeni di infiltrazione dalle coperture, da nuove scaffalature per la conservazione dei libri e sedie per le attività legate alle conferenze e agli eventi a un ascensore che collegasse il piano terra al piano superiore. Ma a 10 mesi dall’annuncio tutti aspettano fiduciosi Godot. Come illustrano le foto il malcapitato utente della Biblioteca è accolto da un edificio fatiscente immerso in un patrimonio arboreo che definiremmo sovradimensionato in maniera spontanea, a cui i giardinieri in dotazione alla casa comunale non prestano attenzione da secoli. Il personale in servizio attivo in sede risulta di due dipendenti, mentre due sono in smart working. Un tempo il personale assegnato era notevolmente maggiore, ma con i pensionamenti il servizio pubblico è risultato impoverito. Non di poco conto riveste inoltre la rilevanza dell’edificio sul piano storico, costituendo il recupero del macello nuovo (1888) della cosiddetta Stanza Grande, l’area a nord-est della città che nutrì l’interesse di Francesco I per un’espansione pianificata della stessa. Un vivace attivismo sembrava aver alimentato il comitato Combo, fatto di studenti e cittadini, alcuni mesi fa per la presa in carico nel favorire il risanamento delle criticità della struttura e ridurre i disservizi rilevati. Con altre realtà associative del territorio aveva provato ad animare con successo la struttura con varie iniziative culturali ma tutto sembra essere vanificato ad oggi che la biblioteca di via Laviano boccheggia alla ricerca disperata di attenzioni concrete che la possano rendere non semplicemente deposito di materiali più o meno preziosi ma un presidio socio-culturale con l’offerta irrinunciabile di servizi fondamentali a studenti, professionisti, pensionati, cittadini di ogni età e condizione. E appare discutibile se non un controsenso la solita esultanza, non inedita per l’Amministrazione, a fronte di condizioni così precarie del sito dopo tanti mesi dall’annuncio dell’inizio lavori, con cui il 23 marzo scorso si è celebrata la stipula del “Patto per la lettura”, un patto che coinvolge nella promozione della lettura tante realtà del territorio da cui c’è da aspettarsi un rinnovato impegno nel dare uno scossone ad amministratori dormienti che con continuità investino energie produttive e risolutive nella tutela e recupero di un luogo per eccellenza vocato all’esercizio e al piacere della lettura di tutti.