Campania, accordo nel centrosinistra: Fico verso la candidatura, De Luca jr segretario Pd

Il centrosinistra campano sembra aver trovato la formula per affrontare le prossime regionali. Dopo settimane di trattative serrate, prende corpo l’intesa che vede Roberto Fico, ex presidente della Camera, in pole position come candidato unitario alla presidenza della Regione, mentre Piero De Luca, figlio del governatore uscente, si prepara a diventare segretario regionale del Partito Democratico. Il commissario regionale del Pd, Antonio Misiani, ha incontrato a Napoli i principali attori della coalizione: il sindaco Gaetano Manfredi, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle e l’area deluchiana. L’incontro ha segnato un’accelerazione: “Dobbiamo chiudere rapidamente” ha dichiarato il sindaco di Napoli, sottolineando l’urgenza di avviare la campagna elettorale. L’intesa raggiunta ruota su due punti:la candidatura di Roberto Fico alla guida della Regione e il ruolo di Piero De Luca come futuro segretario Pd. Un compromesso che permette al centrosinistra di presentarsi compatto, ma che lascia aperte alcune ferite interne.

Le resistenze nel Pd

Nonostante la quadra trovata, il clima non è privo di tensioni. Una parte del partito teme che il congresso regionale, con la designazione di De Luca jr, possa ridursi a un passaggio formale, svuotato di reale confronto democratico. Alcuni hanno già espresso critiche sul metodo adottato, denunciando il rischio di un partito gestito come una “moneta di scambio” più che come una comunità politica.

La strategia dei 5 Stelle

Per il Movimento, la candidatura di Fico rappresenta un’occasione di rilancio. Dopo anni di difficoltà e di calo nei consensi, il M5S punta a tornare protagonista proprio in Campania, dove il legame con il territorio è rimasto forte. La presenza di Fico, napoletano, volto noto e figura riconosciuta anche a livello nazionale, viene vista come garanzia di radicamento e credibilità.

Il centrodestra in movimento

Sul fronte opposto, il centrodestra è al lavoro su cinque liste, ma non ha ancora scelto il candidato presidente. In pole position resta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il cui nome circola con insistenza come possibile sfidante di Fico. Accanto a lui, vengono valutate altre opzioni, mentre Fratelli d’Italia e la Lega sono impegnati a definire le proprie strategie territoriali. L’incertezza sul candidato potrebbe rallentare la partenza della campagna elettorale del centrodestra, offrendo un vantaggio iniziale al fronte progressista. La sfida che si sta delineando in Campania va ben oltre i confini regionali. La candidatura di Fico, sostenuta da Pd e M5S, rappresenta un laboratorio politico che potrebbe anticipare equilibri nazionali. Per il Partito Democratico, la gestione del congresso e l’elezione di Piero De Luca a segretario avranno un impatto sulla leadership interna e sui rapporti di forza tra le diverse correnti.