Un falco pellegrino è stato recuperato ferito nelle campagne di Parete, al confine con Giugliano in Campania. A dare l’allarme, domenica 12 ottobre 2025, è stata una cittadina che – accortasi dell’animale in difficoltà – ha immediatamente contattato le Guardie del WWF Campania.
Il rapace, simbolo della libertà e della potenza della natura selvaggia, è stato trasportato con urgenza all’ospedale veterinario Frullone di Napoli, dove è stato affidato alle cure dei medici. Le prime verifiche hanno confermato i sospetti più gravi: il falco è stato colpito da colpi d’arma da fuoco.
«Sparare a un falco pellegrino è un atto vergognoso e criminale» – ha dichiarato con amarezza Alessandro Gatto, coordinatore regionale delle Guardie WWF per la Campania – «Purtroppo ogni anno siamo costretti ad assistere a episodi simili di bracconaggio, che rappresentano una ferita per la biodiversità e per la civiltà».
Le Guardie del WWF, che da anni operano in maniera volontaria sul territorio per la tutela della fauna selvatica, denunciano da tempo la persistenza di fenomeni di caccia illegale e di violenza contro gli animali protetti, spesso in aree agricole o rurali della regione.
Il falco pellegrino (Falco peregrinus), specie protetta a livello europeo, è tra i rapaci più veloci e affascinanti del mondo, capace di picchiate che superano i 300 chilometri orari. La sua presenza in Campania è indice di un ambiente ancora ricco di biodiversità, ma episodi come questo ne minacciano gravemente la sopravvivenza.
Il WWF Campania ha ribadito il proprio impegno nel segnalare e contrastare ogni forma di bracconaggio, invitando i cittadini a collaborare con le autorità segnalando tempestivamente casi di animali feriti o comportamenti sospetti.