Noi siamo dei libri che camminano

A Roccamonfina, il 18 ottobre 2025 nell’ambito della rassegna ”Anteprima della Festa Nazionale del libro”, organizzata dalla Maestra Nicolina Moretta, si è avuto il terzo incontro di una serie, che si terranno tutti i sabati fino al 1° novembre p.v. Un inserto culturale dal titolo “La Pace dalle quattro giornate di Napoli” nella Caldera di Vetro, con Parco Giochi annesso e adiacente a Piazza Nicola Amore, in occasione della Maxi Sagra della Castagna IGP e del Fungo Porcino.

Dopo i saluti iniziali del Sindaco Carlo Montefusco, hanno relazionato l’Archeologa e scrittrice Serena Venditto e l’editore nonché Presidente degli editori della Campania Aldo Putignano. A moderare l’evento la Maestra e scrittrice Nicolina Moretta.

L’archeologa Serena Venditto presenta un nuovo romanzo di una serie dal titolo suggestivo “Sette vite come i libri” in cui si racconta l’indagine per quattro coinquilini del centro storico di Napoli ed il loro gatto che si chiama Mycroft, che è proprio come una lente di ingrandimento e si chiama come il fratello di Sherlock Holmes. La coinqulina Malù, archeologa, va a lavorare in una libreria di libri usati che hanno una “second chance”. Subito sente che archeologia e investigazione vanno a braccetto perché dalle tracce degli scavi o degli indizi di un crimine si ricostruisce una storia. L’indagine parte dall’indizio di un libro gettato con pagine interne inzuppate di sangue fresco fino ad un cadavere senza identità. L’ispirazione del giallo è l’indagine umana più che delittuosa, della storia del libro intesa di chi lo ha già letto o regalato a qualcuno, di chi ha già usato il libro. Allo stesso modo “Fango e Cenere” racconta attraverso il fumetto una delle pagine più gloriose ma anche sottovalutate della storia della seconda guerra mondiale, quando Hitler, a seguito dell’armistizio, dice: “Prendiamoci tutto e rendiamo Napoli fango e cenere”. Scugnizzi, donne ed ex soldati affrontano i tedeschi allo Stadio Collana del Vomero il 27/9/1943 e riescono ad ottenere la resa, ma il giorno dopo i tedeschi a Capodimonte fanno partire un nuovo assalto alla città È l’inizio della Resistenza. Il combattimento dura un mese, la vittoria quattro giorni, quelli per mandare via i tedeschi. A Napoli i nazisti sono cacciati, non c’è mediazione, si attua una rivolta non una trattativa. La reazione viscerale a Napoli crea una separazione non un’integrazione con lo Stato, esempio di rivolta che nasce dal basso, spontanea, improvvisa e non ci sono documenti. Nell’Archivio della Resistenza si trovano i documenti riportati nel libro. Anche i bambini partecipano alla rivolta napoletana. E proprio un bambino di otto anni, Alfonso Vitale da Riardo (CE), chiede all’editore Aldo Putignano perché sul retro del libro in copertina è raffigurata la bandiera italiana senza lo stemma sabaudo se ancora non si era avuta l’Unità d’Italia. Sorpreso dell’osservazione critica, gli risponde che senza stemma la bandiera era simbolo contro il fascismo, le persone si sentono italiani ma non governativi.

Ci sono delle pagine di storia che devono essere tutelate. Chi scrive il libro rimane morto, siamo noi che gli diamo vita.

Vi aspettiamo sabato 25 ottobre p.v. per il prossimo appuntamento dal tema “Il ruolo della Donna nella Storia e nel tempo attuale”, relatrice la professoressa e giornalista de “Il Mattino”, Nadia Verdile. Modera Nicolina Moretta.