Con tutto il rispetto per il popolo americano, mi viene spontaneo una domanda: “Non avevate proprio di meglio da offrire al mondo?”. Negli ultimi tre mandati, il primo con Trump e abbiamo visto i risultati, il secondo con Biden e abbiamo visto i risultati, l’ultimo ancora con Trump e ne stiamo vedendo i primi risultati. Credo che la prima superpotenza meriti qualcosa di meglio. Il mondo ha sempre guardato l’America come garanzia di libertà e democrazia. Dopo l’agguato del branco Trump a Zelensky mi sono fatto la domanda: “Esiste ancora l’America?”. Vorrei cercare di darmi una risposta. Noi italiani (oggi europei) dal 1945 siamo stati riconoscenti e lo siamo ancora per averci liberato dal regime fascista. Lo siamo in tanti modi. Scambi commerciali, emigrazione, tecnologie industriali, ricerca, difesa. Accordi che dimostrano come l’Italia abbia assolto al compito di sdebitarsi per l’aiuto ricevuto. Ma c’è di più. L’Italia entrando nell’alleanza atlantica ha consentito agli Stati Uniti di combattere la paura e l’espansione del comunismo. Infatti, i paesi del blocco sovietico o paesi dell’est, sono arrivati fino alla ex Iugoslavia, proprio ai confini dell’Italia. Quindi l’Italia ha contribuito in modo efficace ad arrestare l’avanzata del regime comunista in Europa, consentendo agli Stati Uniti di mantenere la sua egemonia nella politica dei due blocchi o guerra fredda. Un favore restituito con gli interessi per una fedeltà di ottant’anni. Forse erano altri tempi? Forse esisteva una classe dirigente responsabile? Forse i politici di ieri erano statisti e non avventurieri con il portafoglio pieno in tasca? Sta di fatto che le accuse di Trump a Zelensky sono tutte menzogne (oggi fake news come lo chiamano loro). Ma vediamoli. Trump dice che Zelensky non doveva mai fare la guerra. E qui cosa rispondiamo? Rispondiamo che non è stato Zelensky a fare la guerra ma la Russia di Putin ad invadere l’Ukraina con i suoi carrarmati, quindi falso (fake news). Aggiunge, Zelensky è un dittatore, rispondiamo che è stato eletto con libere elezioni, casomai il dittatore sta dall’altra parte, il quale soffoca qualsiasi minoranza, contestazioni, stampa libera, con metodi già conosciuti. Una volta li mandavano nei gulag sovietici ai lavori forzati, oggi con metodi moderni, avvelenamenti al plutonio, improvvise scomparse, quindi falso (fake news). E ancora. Zelensky non ha consentito che si svolgessero le elezioni. Trump se non era capace di fare il presidente (come personalmente ho sempre creduto) non doveva circondarsi di nani e ballerine, ma di gente preparata che potevano consigliarlo prima di aprire bocca. Qualcuno gli doveva dire che la costituzione Ukraina prevede di rimandare le elezioni in caso di conflitto, quindi falso (altra fake news). Mi fermo qui. Potremmo continuare ma non ne vale la pena. Ora la riflessione. Forse Trump ha nostalgia del vecchio blocco sovietico. Giocando con il povero Zelensky al branco che si unisce per assaltare la preda, è riuscito a tirare fuori dall’isolamento internazionale Putin, avvalorando l’espansione sovietica. Se a questo aggiungiamo che l’Europa tarda a fare l’Europa e che al suo interno ci sono i filo Putiniani, come l’Ungherese Orban, che forse ha dimenticato troppo presto l’invasione sovietica dell’Ungheria del 1956, allora dobbiamo capire che la storia torna al punto di partenza. L’America ci salvò dal fascismo e ci difese dal comunismo, oggi, l’America decide nuovamente di riportare indietro l’orologio della storia. Ma alla fine di tutto, chi perderà veramente sarà l’America. Zelensky per aver difeso il suo popolo, purtroppo, farà la fine di Craxi, che pur essendo atlantista, europeista, pagò il rifiuto di Sigonella. Questa è l’America?
Ettore Della Valle
Socialista