Gli invisibili del trasporto ferroviario.

Lavoratori che agiscono nell'ombra.

Partiamo da un inciso, salvo ritardi per cause tecniche imponderabili, spostarsi per lo stivale, con i treni alta velocità, pone delle opportunità che nessuno poteva immaginare fino a un decennio fa.  Oramai è naturale fare un “salto” da Milano a Roma per sbrigare una pratica al ministero, per incontrare i dipendenti di una filiale romana o viceversa, viaggiare verso Milano per illustrare un progetto e poi ritornare a casa in giornata. Ovviamente le cose vanno ancora meglio se le tratte sono più brevi, basta osservare le migliaia di lavoratori pendolari, che si muovono tra Torino e Milano, tra Napoli e Roma o Milano e Bologna, giusto per citare alcune delle tratte più utilizzate, per gli spostamenti in giornata, da casa al lavoro e viceversa. Sui moderni treni AV il comfort del viaggio, fatto salvo il vicino di posto rumoroso non ha eguali, ci si può concedere un pisolino, utilizzare il wi-fi di bordo per guardare un film, ascoltare musica, leggere le notizie, ma anche lavorare. A bordo dei Frecciarossa ad esempio, un servizio bar ristorante, può sopperire comodamente ad un pasto mancato o alla colazione non consumata a casa. Cordialità e disponibilità del personale Trenitalia, per la risoluzione dei problemi di viaggio, ma…  …vi siete mai chiesto, come fa un treno a volte stracarico di passeggeri a mantenere sempre e costantemente il decoro iniziale? Come fanno i bagni nonostante le centinaia di utilizzazioni in un solo viaggio a restare sempre in condizioni più che accettabili? Non tutti fanno caso a quella persona con la divisa di un grigio anonimo, che passa inosservata e schiva eppure chinandosi a raccogliere una cartaccia, ad asciugare un rivolo di coca o raccogliere le briciole di un cracker schiacciato a terra, ma li si vede anche, aprire e controllare tutti i bagni per ripristinarne la pulizia, estraendo  dalla borsa a tracolla, pezzette, detersivo e altri accessori, manco fosse la borsa di Mary Poppins. Lavoratori taciturni, spesso chiamati dall’impianto citofonico di bordo per intervenire e ripristinare le “disattenzioni” dei viaggiatori. Operatore Dussmann alla vettura quattro, non è un ritornello, ma la richiesta di aiuto per consentire di viaggiare sempre nelle condizioni migliori di pulizia e decoro dei treni AV. I pulitori Viaggianti, come li definisce la Dussmann service, sembrano, quei personaggi secondari nelle storie di film o commedie teatrali, che in loro assenza non garantirebbero una degna rappresentazione della narrazione. Nella gestione del prodotto treno, questi lavoratori invisibili, considerati spesso attori secondari, garantiscono in realtà un valore aggiunto, per tenere alto lo standard del viaggio.

In Campania, oltre 800 lavoratori della Dussmann Service garantiscono ogni giorno pulizia e decoro sui treni e negli ambienti, nei vari asset di Trenitalia, come l’Alta Velocità e la direzione Regionale. Come detto, lavoratrici e lavoratori che, con dedizione e sacrificio, rendono possibile un servizio essenziale per migliaia di viaggiatori. Eppure, dietro le divise da lavoro, si nasconde una realtà fatta di contratti part-time da appena 20 ore settimanali, subappalti penalizzanti, ore non retribuite o retribuite in modo non adeguato. Abbiamo sentito il Segretario Fast Confsal Campania, Francesco Toriello, che lamenta la mancanza di confronto e dialogo da parte Dussmann, e dichiara non più accettabile la mancanza di confronto con la parte datoriale dei Pulitori, con il rischio di perdere di vista ciò che conta davvero, la dignità dei lavoratori. Per il rappresentante dei lavoratori, la situazione sta diventando critica, non è solo un problema sindacale o contrattuale, difendere quelle posizioni lavorative è una questione di giustizia sociale, perché siamo in presenza di persone con esigenze sociali e familiari e non di numeri di matricola.