Un altro inquietante e intricato caso di amministrazione opaca e gestione politica della stessa priva di qualsivoglia pianificazione al servizio delle comunità e’ quello che da alcuni mesi emerge, tra tanti altri, dal comparto della sanità campana. In particolare da una frazione di lavoratori che durante la pandemia, sia nel pubblico che nel privato, ospedali, ASP, RSSA, hanno rivestito un ruolo indispensabile nel fronteggiare le gravi conseguenze riguardanti carichi di lavoro insostenibili. Parliamo degli Operatori socio-sanitari (OSS) e, nello specifico, di quelli risultati idonei nel concorso espletato nel 2022 dall’AORN Caserta Sant’Anna e San Sebastiano. La determinazione dei fabbisogni del personale socio sanitario è determinata nei piani aggiornati annualmente che sono recepiti con delibere di Giunta, mentre la parte gestionale è definita dalle politiche aziendali.In presenza di graduatorie valide le vigenti norme vanno nella direzione di preferire lo scorrimento delle stesse graduatorie alla indizione di nuovi concorsi e nel caso in cui l’ente abbia a disposizione più graduatorie concorsuali per il medesimo profilo la Cassazione ha chiarito che il criterio da seguire è lo scorrimento prioritario degli idonei utilmente classificatisi nella graduatoria «più antica». La durata di una graduatoria concorsuale è fissata di 2 anni dalla legge nazionale e può essere prorogata solo con un provvedimento di volontà e competenza statale. La Toscana, ad esempio, ha inoltrato un’istanza a febbraio alla Conferenza Stato-Regioni, poi accolta anche dalle altre regioni, per prolungare le graduatorie per almeno un altro anno.
Alla luce di queste premesse riportiamo quanto dichiara Carla Di Domenico presidente del comitato di OSS #noinonscadiamo:”In Campania attualmente sono attive 3 graduatorie: 1)Vanvitelli con ben 6 convenzioni e con una scadenza datata 11/07/2024, 2)Avellino con 2 convenzioni Benevento – Asl Salerno e con scadenza datata il 05/08/2024.3)infine la nostra AORN Sant’Anna-San Sebastiano di Caserta con scadenza datata 23/09/2024.Premesso ciò tengo a sottolineare i tempi brevi che intercorrono tra le varie graduatorie, inoltre l’iter graduatorie-scorrimento avviene secondo direttive regionali secondo un ordine cronologico. L’azienda madre AORN Caserta ha assorbito il suo fabbisogno, ovvero 182 unità, il restante altri 299 attendono una convenzione per essere chiamati. Purtroppo la nostra graduatoria (AORN) siccome risulta la più recente, lo trovo assurdo visto che si parla di 2 mesi circa, è l’unica ad essere priva di convenzione il che rende la situazione ancora più critica e delicata, soprattutto in un momento dove c’è una carenza di personale sanitario, mettendo in crisi, non solo il funzionamento lavorativo interno delle stesse aziende, ma anche l’assistenza in sé. Nonostante ci siamo rivolti a varie istituzioni, abbiamo riscontrato un atteggiamento di snobbismo e mancanza di supporto. La nostra unica opportunità per garantire una pari opportunità era di prolungare la nostra graduatoria almeno di un anno (visto il precedente con la Toscana e la Calabria) consentendo attraverso convenzioni più attenzionate, una possibilità lavorativa. Purtroppo la nostra mozione presentata è stata respinta dalla maggioranza PD. Da parte della maggioranza è stata una risposta molto contraddittoria, visto che il governatore De Luca, stessa fonte politica, affermó che tutte le graduatorie dovessero esaurirsi.. È assurdo considerare l’opzione di far scadere una graduatoria quando si necessita di personale OSS, ed è sconcertante pensare che si possa favorire la creazione di un nuovo concorsone a discapito di noi idonei già inseriti in graduatoria, soltanto per favorire interessi personali e politici. Non vogliamo scavalcare nessuno, ma chiediamo solo pari opportunità come altre graduatorie.Chiediamo almeno di dividere le convenzioni e di farci procedere insieme alle altre, soprattutto considerando il precedente Santobono-Vanvitelli, che hanno temporaneamente proceduto allo stesso ritmo”.
Rispettare le aspettative e gli interessi legittimi degli idonei, applicare correttamente le regole e garantire la massima trasparenza delle procedure concorsuali: su queste coordinate dovrebbero muoversi le Direzioni Amministrative delle aziende del SSR per assicurare adeguati livelli di assistenza e di cure ai campani. Ma decenni di mancanza di una efficace programmazione, ritardi e perduranti sprechi se non pelose gestioni di concorsi quali serbatoi potenziali di consenso elettorale, determinano una crisi di funzionamento del già desolante assetto della sanità regionale.
“In Regione Campania si prosegue nell’intento di far scadere le graduatorie dei concorsi dove c’è tanta gente, al fine di indire nuovi concorsi e spendendo economicamente una follia, questa è la dimostrazione di una politica ed una burocrazia lenta.Tante possibilità lavorative in ambito sanitario potremmo creare se solo facessimo come in Toscana, dove hanno rimandato di un anno le scadenze delle graduatorie, ed è quello che ho chiesto nella mozione presentata dalla sottoscritta – ha dichiarato la consigliera regionale indipendente Maria Muscarà – A tal proposito ho presentato un’interrogazione alla Giunta ed inviato una pec più specifica alla direzione generale dell’Asl Caserta. Come espresso dalla Corte di cassazione nella sentenza del 7 Giugno 2021 n.15790, in caso di più graduatorie di concorso, lo scorrimento dovrà essere fatto attingendo alla graduatoria più vecchia non contemporaneamente a tutte quelle aperte, ed aggiungo io senza aprirne delle nuove. Nella pec ho chiesto all’Asl di Caserta, qual è il fabbisogno reale, e quindi le unità che servono per il profilo professionale in questione, per le esigenze dell’azienda stessa. Mentre nell’interrogazione in Giunta, ho chiesto quali sono i motivi per cui l’Aorn Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta non riesce o non vuole stipulare convenzioni per smaltire quanto prima la graduatoria che scadrà il 28/09/2024″.
Nicola Cristiani, segretario provinciale Ust Cisl con delega alla Sanità, ci conferma al telefono: “Chiediamo con urgenza alla Direzione Aorn Caserta il potenziamento del personale infermieristico, Oss e medico, stiamo parlando di un Dea di II livello, di rilievo nazionale, non si può assolutamente lavorare in queste condizioni”. Nel 2015 con l’arrivo dei commissari prefettizi fu deciso di internalizzare i servizi per ragioni di economia, un’ottima scelta, secondo Cristiani: non solo si sarebbe ottenuto un risparmio della spesa ma al contempo non andavano perse le competenze del personale che lavorava da oltre un decennio per l’azienda ospedaliera. A quel tempo però, a causa del blocco del turn over, non era possibile assumere, fu cosi deciso di ampliare le ore di lavoro somministrato. Oggi dunque la Cisl rifacendosi proprio alla reinternalizzazione del 2015, in particolare per la stabilizzazione dei precari covid che sono un’altra frangia di lavoratori vessata da lungaggini e inerzie della direzione Asl, richiama la legge attuale che finalmente concede la possibilità di salvaguardare i livelli occupazionali, valorizzare le esperienze professionali acquisite e questi lavoratori possono usufruire di un concorso riservato previsto dalla normativa. Esiste un recentissimo precedente in Campania, l’AORN Santobono di Napoli ha infatti emanato un bando in tal senso. La Regione Campania ha interpellato il Direttore Generale Tutela della Salute e Coordinamento SSR Antonio Postiglione il quale ha affermato che l’attuazione di tale legge rientra nei poteri aziendali, nel rispetto del piano del fabbisogno e delle spese di bilancio.