Il Senato approva il ritorno all’Esame di Maturità

Novità e misure per il futuro del sistema scolastico

Il Senato ha approvato in prima lettura il decreto che riforma l’esame di Stato delle scuole secondarie di secondo grado, riportando la denominazione storica di “esame di maturità”. Il via libera, arrivato con voto per alzata di mano, conferma un ampio consenso parlamentare.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del ddl As 1634, sottolineando come la riforma miri a restituire dignità e centralità a un momento cruciale del percorso educativo degli studenti. L’esame, infatti, non sarà più solo una verifica delle conoscenze, ma un’occasione per valutare la crescita complessiva di ciascun candidato.

L’esame di maturità

Le due prove scritte restano invariate, ma il colloquio finale cambia radicalmente: sarà incentrato su quattro discipline chiave del percorso scolastico, individuate da apposito decreto ministeriale, e integrerà una valutazione globale del percorso formativo dello studente, comprensiva degli esiti in educazione civica e delle esperienze di formazione scuola-lavoro (nuova denominazione dei PCTO).

Durante l’orale lo studente dovrà partecipare attivamente: il silenzio deliberato comporterà la bocciatura automatica. Per garantire l’equità e la serietà dell’esame, i commissari riceveranno una formazione specifica.

Accanto al diploma sarà allegato il “curriculum dello studente”, che raccoglie in modo organico le attività formative, le esperienze extrascolastiche e i progetti significativi realizzati nel corso degli studi.

Il voto in condotta

Una delle novità più significative riguarda il rafforzamento della valutazione del comportamento. È previsto un elaborato critico sulla cittadinanza attiva e solidale per gli studenti che ottengono almeno sei decimi in condotta, da inserire nello scrutinio finale.

Per la scuola secondaria di II grado:

  • un 5 in condotta comporta la bocciatura automatica, anche con sufficienze in tutte le altre materie;
  • un 6 in condotta obbliga lo studente a redigere una prova di cittadinanza attiva, da superare a settembre per l’ammissione all’anno successivo;
  • all’Esame di Stato, la condotta inciderà sui crediti scolastici: per ottenere il punteggio massimo sarà necessario almeno 9 in condotta, riconoscendo il comportamento rispettoso come elemento premiante.

La filiera tecnologico-professionale 4+2

Un altro pilastro della riforma è l’istituzionalizzazione della filiera tecnologico-professionale 4+2, che cessa di essere sperimentale. Lo studente potrà conseguire in quattro anni il diploma tecnico o professionale e poi proseguire per due anni negli ITS Academy, rafforzando il legame tra scuola, innovazione e lavoro.

La sperimentazione in corso coinvolge 280 scuole con 395 percorsi (306 tecnici e 89 professionali). Con il nuovo decreto, i dirigenti scolastici potranno proporre nuove filiere accanto al percorso quinquennale tradizionale.

Inclusione e nuova formazione

Tra le misure approvate, spiccano:

  • il rafforzamento della formazione dei docenti, in particolare dei commissari d’esame e dei docenti di sostegno, con l’incremento del fondo nazionale a 50 milioni di euro;
  • la proroga dei percorsi di formazione per il sostegno, inclusa la possibilità di partecipazione con titolo estero conseguito entro giugno 2024;
  • l’ampliamento del progetto Agenda Sud, finalizzato al miglioramento delle scuole del Mezzogiorno e alla riduzione della dispersione scolastica.

Nel primo biennio delle superiori saranno previsti interventi di sostegno personalizzati per chi cambia indirizzo, mentre nel triennio saranno introdotti esami integrativi. L’obiettivo è rendere più fluido il passaggio tra percorsi e contrastare l’abbandono.

Novità per i viaggi di istruzione

Il decreto introduce norme più severe per i viaggi d’istruzione: sarà obbligatorio l’uso di autobus dotati di frenata assistita, con conducenti qualificati e mezzi accessibili a studenti con disabilità.

Le risorse residue destinate a locazione o noleggio potranno essere convertite in fondi per trasporti e arredi didattici, garantendo la piena funzionalità degli edifici. Inoltre, la Scuola Europea di Brindisi potrà operare in regolarità, attivando contratti per docenti e personale amministrativo madrelingua.

Welfare

Il decreto stanzia 15 milioni di euro per estendere l’assicurazione sanitaria integrativa anche ai docenti e al personale ATA con contratto al 30 giugno, finora esclusi dal beneficio riservato ai lavoratori fino al 31 agosto o di ruolo. La misura è valida anche per il personale in servizio negli istituti italiani all’estero.

Inoltre, la carta del docente viene estesa ai precari con contratto al 30 giugno e al personale educativo, che potranno utilizzarla anche per acquistare abbonamenti ai trasporti.

Rinnovo del contratto e risorse per la scuola

Per il rinnovo contrattuale sono stati stanziati 240 milioni di euro una tantum, oltre ai 15 milioni destinati all’assicurazione sanitaria. Le risorse aggiuntive serviranno anche a finanziare la formazione del personale scolastico e a sostenere il Piano nazionale di formazione.

GPS e altre proroghe normative

È prevista la proroga triennale delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze): il decreto n. 22/2020 sarà valido anche per gli anni scolastici 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028.
Sono inoltre confermate:

  • le immissioni in ruolo per il sostegno da prima fascia GPS e la “mini call veloce” fino al 2026;
  • la proroga al 31 dicembre 2026 per la partecipazione al concorso ordinario dei docenti tecnico-pratici;
  • il potenziamento del Made in Italy nei percorsi formativi.
  • sì al secondo ciclo  sostegno su percorsi indire e servizio valido negli ultimi 8 anni e apertura titolo estero giugno 2024
  • estensione della carta del docente anche ai precari con contratto al 30 giugno e personale educativo e possibilità di acquistare biglietti dei trasporti.