“Chi inquina paga, e i cocci sono suoi”: questo il principio che sembra guidare l ‘Europa nella decisione di inasprire le sanzioni per i danni all’ambiente. Non solo gli individui ma anche le imprese, a seconda del crimine, potranno essere costrette a pagare risarcimenti pari al 3 o al 5 per cento del loro fatturato. Ma in controtendenza, per circostanze definiremmo singolari, lo scorso 25 marzo la Corte di Cassazione ha annullato la confisca dei beni ai tre fratelli Pellini ad Acerra, colpevoli di aver sversato sui terreni rifiuti tossici. Agli imprenditori sono stati restituiti i beni precedentemente confiscati, per un valore complessivo che supera i 200 milioni di euro. Per la Cassazione, infatti, il decreto di confisca della Corte d’Appello di Napoli è stato emesso oltre i termini previsti.”Oggi lo Stato ha perso- dichiarano i comitati della Terra dei Fuochi – E’ questo il messaggio condiviso tra coloro che in questi anni si sono battuti a tutela della Madre Terra. Allibiti, nauseati, indignati, derisi, minacciati ed infine traditi. Così si sentono le vittime della terra dei fuochi che non riescono ancora a darsi una spiegazione su quanto accaduto in merito alla questione dei fratelli Pellini che, dopo essere stati condannati penalmente in via definitiva per disastro ambientale aggravato, per un cavillo giuridico riescono a riavere indietro auto di lusso, terreni, aziende, conti correnti, elicotteri, centinaia di appartamenti e diverse ville di lusso che costituiscono l’enorme patrimonio stimato in 222 milioni di euro.La delusione però non ha prevalso sulla rabbia e sul dolore che si sono impossessati di questi territori violentati dall’inquinamento ambientale. Per questo ora chi si batte per tutelare la Madre Terra ha deciso di tradurre lo sgomento in azione con una mobilitazione generale che si terrà venerdi 5 aprile, a partire dalle ore 9, dinanzi al Tribunale di Napoli ingresso Piazza Cenni. E’ successo qualcosa di grave. Per questo dobbiamo chiedere a gran voce un nuovo sequestro dei beni dei fratelli Pellini considerando che vi è stata una condotta criminale con effetti perduranti. Il disastro ambientale è ancora in atto”.