Il governo con un blitz si appropria di spazi elettorali senza vincoli di tempo e senza contraddittorio

Il servizio pubblico asservito alle brame elettorali

In queste ore registriamo la risposta indignata dei giornalisti Rai in riferimento all’ emendamento  che consentirà ai membri dell’esecutivo di non sottostare alle limitazioni della par condicio  elettorale quando parleranno di “materie inerenti all’esclusivo esercizio delle funzioni istituzionali”. In altre parole i membri del governo potranno “soggiornare” a proprio piacimento nei talk Rai senza sottostare ad alcun vincolo di tempo né di contraddittorio. Potranno fare monologhi e improvvisare comizi catodici, stare in studio da soli con il conduttore o anche in compagnia di colleghi della medesima coalizione, basta che parlino della loro attività istituzionale.

Di seguito il comunicato dell’Usigrai, sindacato dei giornalisti Rai:

“La maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono. Lo ha fatto attraverso la Commissione di Vigilanza che ha approvato una norma che consente ai rappresentanti del governo di parlare nei talk show senza vincoli di tempo e senza contraddittorio. Non solo, Rainews24 potrà trasmettere integralmente i comizi politici, senza alcuna mediazione giornalistica, preceduti solamente da una sigla. Questa non è la nostra idea di servizio pubblico, dove al centro c’è il lavoro delle giornaliste e dei giornalisti che fanno domande (anche scomode), verificano quanto viene detto, fanno notare incongruenze. Per questo gentili telespettatori vi informiamo che siamo pronti a mobilitarci per garantire a voi un’informazione indipendente, equilibrata e plurale”.