Putin: “La NATO è in conflitto con noi e Mosca può colpire anche Roma”

In un discorso al Club Valdai, Vladimir Putin ha affermato che “viviamo un tempo in cui tutto sta cambiando”. E che “è necessario essere pronti a tutto quello che può succedere”. Ha inoltre ribadito che il mondo multipolare è frutto dell’egemonia occidentale e che la Russia si riserva di reagire alle mosse della NATO con misure decisive.

Dichiarazioni centrali

Putin ha invitato i leader europei a “calmarsi e pensare ai propri problemi”, rigettando l’ipotesi di un imminente attacco russo come creata ad arte dagli allarmi dell’Occidente. Il presidente ha sostenuto che nemmeno i governi europei credono davvero a queste minacce, ma le usano per mobilitare l’opinione pubblica. Ha poi sottolineato che la Russia continuerà a monitorare le attività militari NATO e darà risposte “convincenti” qualora lo ritenga necessario. 

Secondo fonti russe citate dai media, Putin avrebbe anche affermato che tutti i Paesi della NATO “sono in guerra con la Russia”, data la partecipazione indiretta tramite addestramento e supporto militare all’Ucraina. 

Il segretario della NATO Rutte, in un’intervista al TG1, ha commentato che “i più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma”, richiamando l’attenzione sull’escalation del rischio. 

Analisi e implicazioni

Le affermazioni di Putin rientrano nella strategia russa di enfatizzare il ruolo difensivo, anche quando la retorica è assertiva. L’idea che la NATO sia “in conflitto” con la Russia, secondo il Cremlino, giustificherebbe eventuali risposte militari, diplomatiche o via intelligence. Tuttavia, non vi è al momento alcuna evidenza di decisioni operative imminenti che portino a un conflitto diretto NATO-Russia. È più probabile, invece, che si tratti di un uso strategico della retorica per pressione.

Le dichiarazioni di Putin se da un lato hanno l’obiettivo di scuotere l’Europa e proiettare forza, dall’altro rischiano di aumentare tensioni e allarmi nella politica internazionale. Resta da vedere come risponderanno l’Unione Europea, la NATO e gli Stati Uniti nei prossimi giorni.