Aria pessima a Santa Maria a Vico

Lo studio del cittadino Antonio Pascarella

L’ingegnere Pascarella, ormai da due anni, monitora attentamente la qualità dell’aria a Santa Maria a Vico, attraverso l’app di Ancler, con risultati spiazzanti e inquietanti.

I dati sono tutti ufficiali Ancler, cioè la piattaforma per il monitoraggio dell’inquinamento.

A parte una centralina locale in manutenzione da mesi (è evidente che l’Amministrazione si disinteressa nel modo più assoluto di quella che è una tematica non solo squisitamente ambientalista, bensì di salute pubblica), è stata emessa una SINGOLA ordinanza in data 16 dicembre 2025 per soli 3 giorni.

Nell’ordinanza si leggono i seguenti divieti:

• «per qualsiasi tipologia di combustione all’aperto, anche per le deroghe consentite dall’articolo 182, comma 6 bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale);

• di utilizzare generatori con la classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle;

• per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;

• potenziamento dei controlli riguardo il rispetto del divieto di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, di combustioni all’aperto e di spandimento dei liquami; L’Ordinanza in oggetto ha validità 3 giorni e termina la sua efficacia in data 18.12.2025, salvo ulteriori proroghe disposte dall’Agenzia Regionale (ARPAC)».

Dal monitoraggio di Ancler, però, emerge un dato estremamente allarmante, come da scheda allegata.

In data 23/06/25, la centralina in Via delle Industrie rileva valori altissimi di particolato alle 2 di notte. Il dato è ovviamente incompatibile con il traffico veicolare.

Cosa succede, dunque, a Santa Maria a Vico?

Pascarella lo scorso 30 settembre ha invocato, dal suo profilo Facebook, il diritto all’informazione.

I suoi appelli restano inascoltati e i valori, intanto, continuano ad essere alti.

Il risvolto inquietante è che non si conosce il motivo della presenza di valori di particolato così alti.

Tra l’altro in data odierna, 29 dicembre 2025, è possibile constatare su Ancler (https://ancler.org/) la presenza di sole 6 centraline attive sul territorio, a fronte delle 10 installate nel luglio 2022.

Ci si augura, dopo le prossime elezioni in primavera, un’amministrazione più competente e più sensibile in materia di salute pubblica – che è strettamente legata, in questo caso, alla salvaguardia ambientale.