di GESUALDO NAPOLETANO
REAL SITO DI SAN LEUCIO. Sempre la stessa storia da sei mesi a questa parte. Stiamo parlando della tormentosa puzza simile alla plastica bruciata, che continua ad infestare il Real Sito di San Leucio e della quale non si riesce ad individuare l’origine.
Il mese scorso al centro delle polemiche si ritrovò proprio la Conti3 srl, l’azienda di San Leucio specializzata nella produzione di manufatti per automobili, finita nel mirino di associazioni ambientalistiche e residenti per una presunta attività inquinante. Il tutto prontamente smentito dalla tenacia del giovane Bartolomeo Marco Letizia che ha spiegato in modo chiaro e preciso come la sua fabbrica non c’entri niente con il degrado ambientale che sta avvolgendo il Real Sito di San Leucio. Addirittura si è pensato che nei pressi del sito Unesco possa essere stata creata una discarica , al confine con il Comune di Casagiove. Tante le ipotesi incerte alle quali ancora non si è avuta risposta.
Nella giornata di ieri Pasquale Napoletano, gia’ assessore al bilancio e agli eventi nella giunta Del Gaudio, il quale si sta sempre più battendo per questa situazione vergognosa, ha fatto un attacco all’indifferenza delle istituzioni. Questo è ciò che ha scritto su Facebook:
“In questo preciso istante si avverte un FETORE di plastica bruciata…… E tutti tacciono. Da San Leucio è tutto, a voi la DIOSSINA”.
Parole forti, giuste e figlie di un’esasperazione indotta da un’amministrazione passiva. Parole confermate anche , fra gli altri, da Donato Tartaglione , Presidente Pro Loco Real Sito di San Leucio. Com’è possibile parlare ancora di tali problematiche non ancora risolte? Le istituzioni sono consapevoli che quell’odore nauseabondo può provocare gravi danni alla salute delle persone?
Intanto la puzza rimane, i giorni passano e le istituzioni continuano a rimanere indifferenti. Ovviamente a pagare le spese sono sempre i cittadini, schiavi di amministrazioni distaccate da quello che è il contesto territoriale.