di ALESSANDRO ZANNINI
La Giunta comunale gliela aveva conferita lo scorso mese di dicembre.
A consegnarla personalmente è stato il sindaco di Caserta, Carlo Marino, l’altra sera a margine della presentazione del nuovo, bellissimo, libro di don Primo Poggi, presso la Sala biblioteca della Diocesi cittadina.
La Cittadinanza onoraria a padre Raffaele Nogaro era un atto “dovuto” per colui che, più di ogni altro, si è reso protagonista di una ventennale stagione di riscatto morale, sociale e spirituale del capoluogo di Terra di Lavoro. Dal Macrico all’Università, dalle cave alle discariche, dalla legalità all’accoglienza, dalla solidarietà alla misericordia, dalla difesa dei diritti di cittadinanza al contrasto ad ogni forma di illegalità.
Nessuno , più di Nogaro, ha reso Caserta protagonista della sua storia!
Quanta tristezza, delusione, rammarico provo, a distanza di due giorni, nel constatare che l’attribuzione della Cittadinanza onoraria non abbia ricevuto un solo titolo, non un rigo da parte degli organi d’informazione locali.
Ma neppure un commento è arrivato dai rappresentanti istituzionali, politici, dagli operatori culturali, dagli intellettuali, dalle molteplici associazioni laiche e religiose del territorio. Stendo un velo pietoso sulla chiesa locale.
Più che “distratta”, questa è una città assente, sfilacciata, prevalentemente contro, pochissimo coesa, per nulla corpo, solo a chiacchiere protesa a difendere la “casertanità”, raramente orgogliosa di se stessa e delle donne e degli uomini che hanno provato, e provano, a darle lucentezza.
Quanta tristezza oggi, ma quanta pena, il giorno in cui queste straordinarie figure ci lasceranno, nell’assistere alla pubblica liturgia delle lodi e di ricordi strazianti.