di GIOVANNA PAOLINO
Il Real Sito di San Leucio grida rispetto e tutela dei suoi beni architettonici che lo hanno reso Patrimonio Unesco.
A denunciare questa situazione la Pro Loco di San Leucio della quale e’ presidente Donato Tartaglione.
Lo scorso 2 aprile si e’ verificato un boom di prenotazioni al Belvedere di San Leucio in occasione della prima domenica del mese di aprile che, come previsto dal decreto Franceschini, stabilisce la gratuità del biglietto di ingresso nei musei, nelle gallerie, nei parchi e nei giardini monumentali dello Stato.
Ben 1000 sono state le prenotazioni pervenute per effettuare una visita guidata al Complesso Monumentale e al Museo della Seta, con l’ausilio delle guide del Belvedere, che hanno fornito l’accompagnamento e le spiegazioni ai visitatori.
Eppure i turisti non hanno esitato a lasciare nelle storiche vie del borgo visibili sfregi al patrimonio architettonico.
” I residenti sono preoccupati – ha affermato Annibale Bologna Segretario della Pro Loco Real Sito di San Leucio- della assenza di adeguato controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine locali. Nessun controllo sulle opere artistiche e sui beni culturali lasciati completamente all’incuria e ad un reiterato degrado”.
” Mi auguro – ha continuato Annibale Bologna – che l’esperienza di domenica scorsa sia di ausilio per i successivi eventi e che i benefici effetti di immagine per San Leucio non siano intaccati da prevedibilissime negativita'”.
Sulla assenza di controllo delle forze dell’ordine locali sul Real Sito ritorna anche Pasquale Napoletano, legale della Pro Loco di San Leucio, il quale ha piu’ denunciato come i pullmann di linea addirittura violerebbero le norme stabilite transitando oltre l’arco di accesso al borgo. E tutto questo, ancora una volta, senza alcun controllo delle istituzioni.
Ma non e’ tutto.
Nei giorni scorsi Pasquale Napoletano,gia’ Assessore al Comune di Caserta, ha denunciato l’ennesimo scempio perpetrato ai danni del sito.
In via Antonio Planelli addirittura il basolato borbonico ribassato e’ stato ripristinato con incapsulamento a catrame dal Comune di Caserta.
Si puo’ mai parlare , in queste condizioni, di tutela del territorio e di valorizzazione di un sito UNesco? E, soprattutto, esiste davvero a Caserta una coscienza civile e sociale che sia in grado di esprimersi attraverso la cultura?
Le condizioni del Real Sito rappresentano la cartina di tornasole di una citta’ che di turismo e di valorizzazione del patrimonio culturale non capisce proprio niente.
Si pensi alle condizioni di dissesto in cui versa la strada che conduce dalla variante al Borgo di San Leucio: buche e fossi, un pericolosissimo percorso di guerra per gli automobilisti, ovvero il biglietto da visita di San Leucio per i turisti che arrivano al Borgo.
Concludiamo con la segnalazione di un nostro lettore, il Sig, Ugo Staro, il quale ci ha postato la foto del cartello segnaletico di ingresso al borgo di San Leucio : un cartello sbiadito , graffiato, deturpato come questo suggestivo ed intenso borgo nel quale riecheggiano ancora echi di un illustre passato che molti oggi hanno coperto con il catrame della ignoranza.
Nessun commento : il borgo di San Leucio grida con il suo severo silenzio.