di GIANCLAUDIO DE ZOTTIS
In queste ore , la citta’ di Mondragone celebra la sua Santa Protettrice , la Madonna Incaldana.
Dopo le suggestive processioni del Gesu’ Morto, degli Angeli e dei Pescatori, che si sono svolte rispettivamente nelle giornate del venerdi’ santo, del sabato santo mattina e sabato santo sera, oggi nella citta’ rivierasca sfilera’ il Corteo Storico in costume che celebra lo spostamento della Sacra Immagine della Madonna Incaldana ,su di un carro trainato da buoi,dalla chiesetta del Belvedere al Santuario.
Domani , martedi’ dell’Angelo, la citta’ di Mondragone celebrera’ la Madonna dell’Incaldana e sabato 22 aprile 2017 il cantante Gianluca Capozzi terra’ un concerto in onore della Santa Protettrice.
Sono migliaia le persone che seguono il Corteo storico in costume inteso a celebrare lo spostamento della Sacra Immagine della Madonna Incaldana ,su di un carro trainato da buoi,dalla chiesetta del Belvedere al Santuario.
Le celebrazioni pasquali e, in particolare, la festa della Madonna Incaldana rappresentano per la citta’ di Mondragone l’inizio della stagione estiva con un enorme afflusso di visitatori e turisti.
L’icona fa parte dell’antichissima tradizione sacra bizantina che per prima si affermò sulle pendici del Monte Santo in Grecia (Monte Athos) dove secondo una pia tradizione si dice che la stessa Vergine abbia sostato in quel luogo. L’icona di Maria Incaldana rappresenta la madre di Dio che allatta: significa che il Figlio attraverso il latte della madre entra in comunione con tutta l’umanità. L’icona è custodita in un santuario da cui prende il nome sito alle pendici del Monte Petrino. Viene festeggiata ogni Lunedì dell’Angelo con una solenne processione.
Secondo la tradizione, si salvò dall’incendio la sacra icona della Prodigiosa (nome con cui si suole ricordare dai mondragonesi la stessa Madonna). Essa fu ritrovata, leggermente bruciacchiata sul volto, da una pastorella, la quale si era trovata a pascolare le sue pecore, qualche tempo dopo l’incendio. Nel 1569 il convento fu occupato dai frati carmelitani e questi rimasero al Belvedere per 25 anni, fino a quando, per la distanza eccessiva dal centro di Mondragone e per le continue incursioni barbaresche, non furono costretti ad abbandonare il Belvedere mentre l’immagine della Vergine fu trasportata nella chiesa collegiata di Mondragone.
Le credenze popolari tramandate nelle generazioni, narrano che la sacra icona fosse oggetto di una contesa con i paesi limitrofi che ne rivendicavano il possesso. Sorse così una lite tra le popolazioni di Mondragone e di Piedimonte di Sessa per il possesso della sacra immagine, e alla fine si decise di collocare il quadro su un carro trainato da due coppie di giovenche, due provenienti da Mondragone e due da Piedimonte, e di affidarsi alla sorte, lasciando libere le giovenche. Queste liberate scelsero la strada per Mondragone e si diressero così verso la chiesa della collegiata di San Giovanni Battista. Lungo la strada si fermarono nella zona dell’incaldana, all’incrocio della strada che attualmente porta alla cava di pietra.
In quel luogo fu fatta erigere una cappella, mentre nel posto preciso dove si fermò la processione e sulla pietra dove si appoggiò il quadro, fu posta a ricordo una croce di ferro che vi rimase visibile fino a poco prima della seconda guerra mondiale.
La sacra icona viene esposta solennemente durante la ricorrenza di Pasqua ed in questo periodo il quadro viene tolto dalla custodia, per essere esposto in chiesa tutta la settimana.
Nel 2006 le Poste italiane hanno emesso un francobollo raffigurante la Madonna Incaldana.