A Marcianise, un settembre festaiolo ad alto livello.

Santissimo Crocifisso, sagra della rana, blues festival, la festa è qui.

E iniziato il mese delle feste e delle attività a Marcianise. Si è conclusa ieri sera, con grande affluenza di pubblico la diciassettesima sagra della rana, un evento culto tra le manifestazioni regionali.

Marcianise, con la sagra della rana è ogni anno, meta di tantissimi “forestieri” provenienti in gran parte dalla provincia napoletana e dalle altre province campane, ho conosciuto anche persone, che vivendo fuori regione anticipano ai primi di settembre la loro discesa per poter godere della sagra e della festa del Crocifisso in una sola volta.

La sagra oltre alle varie pietanze della lista offerta dall’associazione il sito, quest’anno ha arricchito il menù con piatti esclusivi a favore delle persone affette da celiachia.

Quello che incuriosisce e ingolosisce gli estimatori della sagra, sono ovviamente, le fritture di rane e di anguille, di cui se ne faceva largo uso nelle trattorie ante litteram, ovvero le “cantine” del territorio almeno fino agli anni settanta.

Le feste settembrine non si sono esaurite con la sagra, ma si attende l’inizio dei grandi festeggiamenti in onore del S.S. Crocifisso che si terranno dal 9 al 13 settembre. Anche se, la festa religiosa è già iniziata il primo settembre, con la preghiera e la meditazione presso varie chiese della città. La festa del Crocifisso è sempre stata per i marcianisani, la festa per eccellenza, un tempo era il pretesto per sfoggiare abiti nuovi e uno dei pochi momenti dell’anno, dove poter godere di luminarie, giostre, bancarelle variopinte, stand di vendita di torrone e prelibatezze varie tra cui la ‘mpepata di cozze, ricordo ancora che lo stand con tavoli e le sedie era solito sistemarsi davanti alla chiesa di S. Carlo. La festa culminava con l’atteso concertino, vetriina di noti cantanti e presentatori, che vedevamo solo in televisione e poi la gara tra le migliori ditte di giochi pirotecnici. anche oggi il programma è simile, ma le emozioni, credetemi sulla parola molto diverse.  La processione del Crocifisso è un altro momento importantissimo e sentitissimo della popolazione e forse è stato proprio lui che ci ha protetti nella famosa grandinata di quattro anni fa, che avvenne durante la notte e fortunatamente non la sera quando le strade del centro erano piene di persone proprio in virtù della festa in corso.

Per i meno giovani la festa del Crocifisso era fonte di grandi emozioni. La principale attività dopo quella religiosa era lo struscio, che si concretizzava tra via Roma, via Duomo, via Grillo fino a piazza Carità. Era l’occasione per conoscersi o per incontrarsi. Durante le ore di festa vigeva, infatti, una sorta di carta bianca, che concedeva anche alle ragazze con genitori meno permissivi, una discreta libertà e autonomia. Quanti sguardi, occhi dolci e quanti amori sono nati sotto le volte di quelle luminarie, chissà quante di quelle coppie ancor oggi condividono le emozioni di quelle romantiche serate. Quando le ragazze rientravano, ci si incontrava con gli amici e si tirava tardi seduti “ngoppe e grare e san carlo” o all’Annunziata o a piazza Principe di Napoli, dove stazionavano le giostre. La santa icona lignea del Crocifisso è già al suo posto ad attendere i fedeli, che numerosi entreranno nel duomo di Marcianise.

Finita la festa, però si proseguirà per gli estimatori del genere con il ricco programma della terza edizione del Marcianise Blues festival, che si svolgerà nella cornice di Piazza Umberto I, nei giorni 15 e 16 settembre.

A Marcianise, un settembre molto vivace e frizzante tutto da godere.