L’immagine del tempo. Filosofia del cinema a Sant’Arpino

Il collettivo “L’immagine del tempo” è un gruppo che si riunisce ogni mercoledì al caffè letterario Macrì di Sant’Arpino per parlare di filosofia “del” e “nel” cinema. È composto da 13 membri (Angela Di Gennaro, Miriana Granata, Raffaella Marzocchi, Lucia Maisto, Luigi Beneduce, Katia Barra, Carmela Sestile, Alessandra Oliva, Ivana Sansoni, Francesca Ciardulli, Valentina Maisto e Marco Palladino). La scelta del nome è un omaggio al filosofo francese Gilles Deleuze, il quale, nella sua celebre opera in due volumi dedicata alla settima arte, sostiene che il cinema è immagine-movimento e immagine-tempo. Un’immagine in cui scorre la protrazione del vissuto, il mistero del tempo e dell’eternità.

Dopo il ciclo dedicato alla filosofia del cinema Cyberpunk, il collettivo si è dedicato e si sta dedicando ai cult movies legati ad Halloween. Questo mercoledì è la volta di The Crow di Alex Proyas. Il film sarà presentato da Marco Palladino, il quale cercherà di analizzare l’opera sia da un punto di vista estetico che filosofico.
Il film del 1994, tratto dalla graphic novel underground di James ‘O Barr, è legato a doppio filo alla tragedia di Brandon e alla tragedia dell’autore, il quale scrisse il suo fumetto più famoso per esorcizzare il dolore derivante dalla morte della fidanzata, investita da un pirata della strada.
Il Corvo è, dunque, la celebrazione del potere dell’arte. L’arte che deve fare i conti con il dolore e il vuoto assoluti. È la conversione dell’aridità infinita del nulla nella tragica bellezza di un’opera che esalta l’amore e la giustizia, l’eternità dell’istante e di un sentimento capace di vincere tutto, anche la morte.