Sabato il concerto della banda sinfonica di Maddaloni in onore di santa Cecilia

Maddaloni – Sabato 25 novembre alle ore 17,15 torna ad esibirsi la banda sinfonica di Maddaloni diretta dal M. Luigi Pascarella, in onore di santa Cecilia, patrona della musica e dei musicisti.
Il concerto, che si terrà nella chiesa di S.Pietro Apostolo in via Bixio giunge quest’anno alla sua nona edizione.

La banda sinfonica a Maddaloni è un’istituzione. La banda di Maddaloni  come tutte le bande italiane e soprattutto del Sud, a differenza delle altre che nascevano come bande militari ed avevano un repertorio da parata, oltre al repertorio marciabile proponevano trascrizioni di brani della tradizione operistica dell’800 e popolari delle nostre regioni. Notizie certe le abbiamo alla fine dell’800 quando a dirigere la Banda di Maddaloni vi era il Maestro Barbati che si dice abbia composto il celeberrimo “Inno alla Vergine Addolorata” che viene suonato per la Processione del Venerdì Santo. Nel 1914 tra i componenti della banda, secondo antichi documenti di archivio, suonava Luigi pascarella, nonno dell’attuale maestro Pascarella, che da anni, e tutt’oggi la dirige con passione, esperienza e professionalità.

Attualmente fanno parte della banda circa 50 elementi in gran parte giovani e giovanissimi che ci permettono addirittura di far sfilare nella processione di S. Michele 2 Bande: La Senior e la Junior.

Per illustrare il ruolo e la funzione della banda a torto definita anche da qualcuno che si dice musicista “Una cosa passata non più di moda” val la pena citare le parole del Maestro Riccardo Muti al raduno delle bande pugliesi che sono state tutelate da una legge regionale a Conversano in Agosto: La banda non è uno strumento di categoria B, non è inferiore all’orchestra, ma esegue un altro tipo di repertorio ed è lo strumento che porta la musica dappertutto: nelle strade, nelle case, e così via. È molto importante. Si pensa sempre che la banda sia inferiore rispetto alla grande orchestra sinfonica, invece la banda ha un altro compito, molto più capillare, grazie al quale non è necessario andare a pagare un biglietto che costa un sacco di soldi per entrare in un teatro. “Io ho cominciato ad ascoltare la musica attraverso la banda. Quando dirigo l’Eroica di Beethoven, mi ricordo che la sentii suonare per la prima volta dalla banda di Molfetta. Nei Conservatori esiste anche la strumentazione per Banda che è un corso di composizione molto importante. Entrare in una banda – ha concluso il maestro Muti – è una scelta, però se le bande vengono messe nella difficoltà di vita, allora nessuno vuole entrarci, perché naturalmente alla fine del mese qualche cosa sulla tavola bisogna pur metterla”.

Il programma dettagliato della serata è nella locandina che segue: