Termovalorizzatore di Acerra: il comitato chiede di revocare con provvedimento scritto la quarta linea e uno studio epigenetico approfondito

Il 29 novembre nella biblioteca diocesana di Acerra si e’ svolto, promosso dal Comitato Unitario No 4a Linea Inceneritore, il convegno “Patologie e ambiente ad Acerra – Dalle possibili cause alle necessarie soluzioni”, nel corso del quale sono stati ampiamente analizzati e discussi i dati già noti relativi all’anno 2018 del Registro dei tumori dell’Asl Na2 Nord, con contributi medico-scientifici,giuridico normativi, tecnico-contabili (https://www.aslnapoli2nord.it/index.php/it/per-il-cittadino/tutela/registro-tumori). Si tratta di dati estremamente preoccupanti come già trattato su queste pagine e che, al punto in cui siamo, esigono “il registro epidemiologico comunale, la geolocalizzazione dei siti inquinanti, il biomonitoraggio attento sulla popolazione, le bonifiche, la moratoria sui nuovi impianti” , come chiede il Comitato all’indomani del convegno e della mobilitazione popolare di questi mesi, dei dodicimila che sono scesi in piazza. Nelle stesse ore o quasi, dopo aver “commissariato” la politica per il disimpegno dimostrato in questi anni verso la gravissima crisi ambientale, il vescovo di Acerra monsignor Antonio Di Donna incontrava il governatore Vincenzo De Luca e sul sito della Regione Campania il 30 novembre veniva pubblicata una nota stampa che annunciava “un aggiornamento tempestivo e continuo, anche con l’impegno di autorità scientifiche e sanitarie nazionali, dei dati epidemiologici rilevati sul territorio”. “La Regione – continuava la nota – sospenderà ogni decisione relativa al termovalorizzatore e all’ipotesi di quarta linea avviando una ricognizione dettagliata e attualizzata sui programmi di smaltimento dei rifiuti. Sarà promossa anche un’azione di controllo sugli impianti già esistenti, per verificare che siano rispettate le norme di tutela ambientale”. Inoltre “si è deciso di dar vita a un comitato di saggi, con rappresentanze territoriali, scientifiche, di personalità terze, con cui verificare, in un clima di totale trasparenza e collaborazione, tutti i programmi e le decisioni da porre in essere in futuro”. Tutto questo appare interessante ma esclusivamente sotto il profilo di mero annuncio, tanto che il Comitato rileva come sia necessario “un atto ufficiale che scongiuri la costruzione della quarta linea” e chiede “una commissione mista su base volontaria tra comitato e Asl per un approfondimento con uno studio epigenetico per escludere gli stili di vita tra le cause tumorali”. Ci sembra inoltre doveroso osservare una certa incongruenza nella nota regionale in merito all’azione di controllo da attivare sugli impianti esistenti, considerato che il termovalorizzatore di Acerra, gestito dalla società a2a Ambiente, è già soggetto a controlli da parte della stessa Regione Campania attraverso la sua Agenzia per il controllo dell’ambiente (Arpac) nell’ambito delle attribuzioni e competenze del Sistema Nazionale della Protezione Ambientale (SNPA), così come le Arpa fanno nelle altre regioni. Nel caso di Acerra anche la Procura della Repubblica di Nola ha sottoscritto già nel 2015 con la stessa Arpac un protocollo d’intesa finalizzato all’esecuzione di “ulteriori attività di controllo e vigilanza”. Ne abbiamo scritto qui https://www.belvederenews.net/sforamenti-fuorilegge-di-veleni-nellaria-ad-acerra-i-cittadini-continuano-a-mobilitarsi-nellinerzia-colpevole-della-politica/ . E l’idea delle “personalità terze”, menzionate nell’inafferabile comitato di saggi da predisporre, ispirano non poca curiosità tenendo in memoria le pratiche non trasparenti di certe consorterie del ceto politico.