Da parecchi lustri oggi non e’ un giorno davvero da festeggiare. La provincia di Caserta sta assistendo in questi anni ad un incalzante processo di desertificazione industriale, con sterili aperture di tavoli di crisi quotidiane al momento dell’emergenza, mentre la politica si sottrae nel tracciare un non più derogabile percorso di attenzione alle strategie di sviluppo industriale. Un primo maggio funesto quello di oggi ancor piú per i lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise (Caserta), che ieri hanno appreso, nella riunione tenuta al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che la multinazionale Usa dell’elettronica “non ritiene piú redditizia la sua presenza sul territorio di Caserta e il proprio modello di business non è compatibile e sostenibile con il mercato italiano, troppo frammentato”. In pratica arriva come una doccia scozzese il totale disimpegno dichiarato dall’azienda e l’intenzione di lasciare il sito produttivo e l’Italia, senza per ora indicarne i tempi. Oggi dunque parte l’ennesima mobilitazione degli addetti Jabil, nella speranza che il 27 maggio, data di un nuovo incontro tra azienda e sindacati, possa cambiare qualcosa. “Auspicavamo che questo Governo, che dice di voler salvare l’industria italiana – afferma il segretario della Fiom-Cgil di Caserta Francesco Percuoco – convincesse Jabil a restare, soprattutto per evitare la completa desertificazione dell’area industriale casertana, che una volta era il polo dell’elettronica. Il disimpegno di Jabil è un pessimo segnale per il Sud Italia e l’Italia, anche perché finora Jabil non aveva mai manifestato tale volontà; ricordo inoltre che la stessa Jabil ha aperto qualche mese fa uno stabilimento in Croazia, mentre qui in Italia lamenta da anni una crisi produttiva. Ciò che è avvenuto con Jabil dimostra che da noi le multinazionali vengono solo a fare business, poi quando vogliono decidono di andare via senza che nessuno riesca a salvaguardare i posti di lavoro e le professionalità acquisite”. Nei prossimi giorni la RSU proclamerà le assemblee e con i lavoratori deciderà eventuali iniziative.