Un successo inaspettato per “Anora”, film indipendente dal budget ridotto, che con cinque statuette ha saputo imporsi su colossi del calibro di “Emilia Perez” e “The Brutalist”.
Nonostante Emilia Perez fosse entrato nella corsa agli Oscar con ben 13 candidature, il film non ha ottenuto i riconoscimenti previsti. La sua protagonista, Carla Sofia Gascon, avrebbe potuto fare la storia come prima attrice transessuale a vincere un Oscar, invece la statuetta è andata a Maggie Madison per Anora.
Demi Moore, data per favorita per la sua interpretazione in “The Substance”, è stata la grande sconfitta della serata. La sua espressione al momento dell’annuncio della vincitrice non è passata inosservata, segno di un ribaltamento dei pronostici che ha sorpreso molti.
Adrien Brody è il miglior attore protagonista con The Brutalist, e Zoe Saldana è la vincitrice come miglior attrice non protagonista. Entrambi hanno usato il loro discorso di ringraziamento per parlare di immigrazione e difficoltà nel ricostruire una vita lontano dal proprio Paese d’origine.
La cerimonia quest’anno è stata meno politica: nessun riferimento diretto a Donald Trump o alla guerra in Ucraina. Qualche frecciata però è arrivata dal presentatore Conan O’Brien, che ha scherzato sull’America e il suo rapporto con la Russia.
Gli Oscar 2025, in una serata dominata da film indipendenti e ribaltamenti di pronostici, hanno dimostrato, ancora una volta, che Hollywood sa sorprendere.