L’ ultimo saluto a un grande uomo , in ricordo di don MASSIMO CUOFANO

di FIORE MARRO

Nella giornata di ieri 30  giugno 2017, presso il Convento di Sant’Antonio – Cava dei Tirreni, una delegazione casertana si e’ recata  per dare l’ultimo saluto, assieme a tutto il mondo identitario e per stringersi unito intorno al ricordo della figura di don Massimo Cuofano, uomo, sacerdote e patriota Duosiciliano di profondi ideali.

Don Massimo ha saputo, come pochi, cogliere l’intimo rapporto esistente tra la Chiesa cattolica e la nostra gente. Vedere riconosciuto il ruolo (ed il martirio, direi) di tanti sacerdoti , nonché dello stesso sovrano Francesco II, nella lotta di liberazione che impegnò il nostro popolo dopo l’usurpazione sabauda, è stato un suo costante desiderio.

Il nostro sacerdote ha compreso l’importanza che ebbe l’essere cattolico fervente per Francesco II, soprattutto nelle decisioni che il sovrano fu costretto a prendere durante i tragici fatti risorgimentali. Si, Francesco II era profondamente evangelico anche perché apparteneva al popolo delle Due Sicilie, che sempre ha avuto radici fortemente cattoliche. Per questi motivi l’aggressione delle potenze massoniche al Regno delle Due Sicilie fu anche attacco alla chiesa e viceversa.

Don Massimo, sempre consapevole di tali fatti, ha voluto incarnare in se stesso l’ideale duosiciliano con quello cristiano, fondendoli insieme.

Per questi scopi ha creato la Fondazione Francesco II, sua creatura prediletta a cui teneva moltissimo.

Il  meridionalismo piange la perdita di un uomo capace di lottare per la giustizia ma senza odio, grazie al coraggio della sua fede.

Nel serrarci in un’anima sola davanti alla serietà dell’impegno di quest’uomo, per ringraziarlo del suo esempio e dei suoi sacrifici, abbiamo tutti noi l’obbligo di raccogliere il testimone della sua eredità, affinché niente di ciò che è stato fatto vada perduto.