Nasce “la stanza di Giulia” in onore a Giulia Tramontano: uno spazio dedicato ai lattanti

Napoli. Nel 2023, Giulia fu uccisa, con del veleno per topi, dal suo compagno che desiderava “sbarazzarsi” della vita di 7 mesi che la vittima portava in grembo.

Ieri, 6 settembre, grazie al co-finanziamento di Cassa Forense e Ordine degli Avvocati di Napoli, è nata la “Stanza di Giulia”, proprio in memoria di quella giovane donna, vittima di femminicidio, insieme al suo bambino, perché “Giulia era una donna in carriera, conosceva le difficoltà di una vita in cui devi dedicarti al lavoro ma devi anche trovare del tempo per la tua famiglia. E questa stanza vuole dire un po’ questo: vuol dire che una donna che si ferma per un attimo ad allattare o a badare a suo figlio durante una giornata in Tribunale, non mostra debolezza ma la forza e la dedizione e la straordinarietà di essere donna sotto i molteplici punti di vista”.
Il progetto, punta a rendere il contesto giudiziario più accogliente e a supportare la genitorialità. Lo ha sottolineato Carmine Foreste, presidente del Consiglio dell’ Ordine degli avvocati di Napoli parlando di una iniziativa che “nasce da un percorso molto lungo e oggi vede finalmente la luce”, con la possibilità di darla ai genitori, non solo alle mamme. “La possibilità di conciliare il proprio impegno lavorativo con la cura dei figli” ha detto è “un segnale di civiltà importante che abbiamo voluto dedicare al ricordo di Giulia vittima di femminicidio e del bimbo che portava in grembo affinchè la sua memoria, in un luogo di giustizia, possa essere resa eterna”.

La stanza è dotata di fasciatoio, bagno, pannolini e alimenti per l’infanzia, è accessibile, durante l’orario di lavoro, a chiunque ne abbia necessità.

Questo non è solo un progetto nato fisicamente, per supportare i genitori lavoratori, ma il simbolo del cambiamento e della promozione di una cultura del lavoro più equa, dove la genitorialità non deve essere vissuta come limitazione, ma come parte integrante della vita professionale.

Al taglio del nastro, alla presenza dei genitori e della sorella Chiara, sono state rivolte parole toccanti sul significato dell’iniziativa. Chiara Tramontano ha definito la sala come “una stanza dedicata a Giulia ma potrei dire dedicata alla libertà di essere donne”.