Un’operazione eseguita dai carabinieri di Modena ha portato al fermo di tredici donne straniere, tutte impiegate come badanti. Le persone coinvolte avevano con sé documenti lituani risultati contraffatti. Le donne sono state successivamente rimesse in libertà dopo gli accertamenti preliminari.
Perquisizioni e ipotesi investigative
Nel corso dell’indagine sono state effettuate quarantacinque perquisizioni a carico di individui di origine georgiana. Secondo quanto riferito, gli investigatori stanno valutando la possibile esistenza di un sistema utilizzato per facilitare l’ingresso e la permanenza irregolare in Italia. Le verifiche riguardano anche la presunta disponibilità e produzione di documenti falsi.
Prestazioni percepite senza diritto
Gli inquirenti ritengono che alcune delle donne, regolarmente assunte come assistenti familiari, possano aver avuto accesso a strumenti di sostegno al reddito senza possedere i requisiti previsti. La ricostruzione è ancora in fase di approfondimento, ma la pista dei benefici percepiti in modo improprio resta centrale.