di GIOVANNA PAOLINO
Caserta. Continua il nostro viaggio nel degrado intorno alla Reggia Vanvitelliana.
Oggi la nostra attenzione si sofferma sul mai realizzato restauro dell’Emiciclo Vanvitelliano – ex Caserma Pollio – , ovvero quella che avrebbe dovuto essere la nuova sede dell’Archivio di Stato.
Nel 2006 Francesco Canestrini affermava che ” il nuovo Archivio di Stato avrebbe dovuto essere ospitato all’interno della ex Caserma Pollio uno degli edifici borbonici piu’ importanti e rappresentativi della citta’ “. Si tratta , per intenderci, di una porzione dell’emiciclo che e’ sito ai lati della Piazza Carlo III antistante alla Reggia.
La vicenda dell’Archivio di Stato di Caserta e’ ben nota : nell’aprile 2017 , dopo ben 45 anni , l’Archivio di Stato di Caserta, istituto periferico del Mibact, e’ stato spostato da un appartamento in fitto dal 1972 a spazi demaniali della Reggia ” cosi’ come disposto dalla Direzione Generale Archivi – ha affermato il Direttore dell’ Archivio Luigia Grillo – ai sensi della legge sulla Spending Review ed in ottemperanza a quanto previsto dal Piano Commissariale di restituzione della Reggia di Caserta alla sua funzione culturale, educativa e museale “.
Fin qui tutto nella norma se solo , pero’, l’Archivio di Stato fosse stato trasferito, come inizialmente stabilito, nei locali dell’Emiciclo Vanvitelliano. Sta di fatto, invece, che l’Archivio di Stato di Caserta e’ stato allocato in spazi restituiti all’Agenzia Territoriale dello Stato dall’ Aeronautica Militare e dalla Universita’ degli Studi Luigi Vanvitelli.
Al momento , tuttavia, l’Emiciclo Vanvitelliano permane in uno stato di degrado che potremmo definire oltraggioso , termine, che ce lo si consenta , supera anche il limite della vergogna.
Il Direttore Grillo auspica che l’Emiciclo Vanvitelliano, ex caserma Pollio, assegnato nel lontano 1995 all’Archivio di Stato e futura sede di parte dei depositi dello stesso , venga consegnato completamente riqualificato nel maggio 2019, praticamente fra un anno e mezzo.
La beffa e’ proprio questa : come si puo’ pensare che una struttura architettonica di pregiato valore possa essere restituito ai suoi antichi fasti , con annesso Archivio di Stato, entro il mese di maggio 2019?
Il problema di fondo , tuttavia , rimane: come mai dal lontano 1995 i lavori non sono mai stati realizzati?
Come si ricordera’ , nel luglio 2015 , la Senatrice Vilma Moronese- Movimento 5 Stelle – effettuo’ un sopralluogo all’ex Caserma Pollio per verificare sul posto i lavori effettivamente svolti in questi vent’anni cioè da quando nel 1995 la caserma è stata designata come sede dell’Archivio
“I lavori che sono stati effettuati in questi anni, precisamente dal 1999 anno di inizio lavori – ebbe ad affermare Vilma Moronese – sono quelli di consolidamento effettuato per il piano interrato, per il primo e secondo piano per intero mentre il terzo piano risulta ancora da completare. Null’altro risulta essere stato fatto”.
In quella occasione , l’arch. Sposito, Capo Sez. Tecnica del provveditorato oo.pp. di Caserta comunico’ che era pronto il bando di gara per i lavori a farsi già da dopo l’estate e che i lavori avrebbero riguardato :
– completamento consolidamento struttura del terzo piano
– consolidamento delle scale interne
– impiantistica
– opere di rifinitura interna ed esterna
L’architetto, inoltre, si dimostro’ alquanto ottimista sui tempi prevedendo l’inizio del lavori già da gennaio 2016 e un periodo di due anni per terminarli.
Ma non e’ tutto.
Se infatti il Direttore Grillo ribadisce che l’Archivio di Stato di Caserta non appartiene alla Reggia di Caserta , sta di fatto, pero’, che la Caserma ex Pollio non risulta essere stata mai consegnata all’Archivio di Stato di Caserta ma solo individuata come sede dell’Istituto.
Per rigore di cronaca bisogna ricordare che , nel 2006, furono stanziati circa 70 miliardi delle vecchie lire per realizzare i lavori di consolidamento del primo lotto.
Nel 2016 sono stati stanziati due milioni di euro, istituita la stazione appaltante , nominato il pool di tecnici individuati fra Soprintendenza e Reggia , ma tutto continua ad essere fermo. Tale ritardo impedisce la funzionalita’ del servizio e del trasferimento definitivo dell’Archivio.
Attualmente l’Archivio di Stato e’ allocato al primo piano ammezzato del Palazzo con alcuni locali ubicati nell’angolo sud orientale del piano terreno e del soprastante piano dimezzato , destinando a deposito parte del piano interrato sottostante.
E se da un lato il Direttore Grillo ribadisce l’autonomia dell’Archivio di Stato dalla Reggia di Caserta, questa situazione non puo’ che confermare quanto disposto dal Piano Soragni – Progetto di Riassegnazione e di Restituzione degli Spazi del complesso della Reggia di Caserta alla loro destinazione culturale, educativa e formativa in base al quale ” l’Archivio Storico della Real Casa , su cui l’Archivio di Stato esercita le proprie competenze, e’ indissolubilmente connesso al Museo Storico della Reggia “.
Concludiamo con una domanda da ” turisti in visita alla citta’ di Caserta ” : a chi giova la perdurante fatiscenza dell’Emiciclo Vanvitelliano ex Caserma Pollio ? E perche ‘ ?