di FIORE D’AGOSTINO
32 lunghi anni fa, un grande uomo è stato ammazzato, solo perché voleva rendere questo posto migliore donando a tutti il piacere della verità, combattendo col potere della stampa quelle che erano le attività del mala in quel periodo. Giancarlo Siani, a 26 anni, è stato spazzato via da uomini talmente minuscoli e insignificanti capaci solo di manovrare una pistola.
La nostra madre terra cosi bella e pura, è stata deturpata da vili e viscidi vermi che hanno seminato paura e terrore su povere persone che ogni giorno hanno provato a rendere più giusto il mondo in cui viviamo. Giancarlo era uno di questi, un ragazzo pieno di vita, pieno di valori, che l’hanno portato a morire tra le mani di chi la nostra vita l’ha sempre cercata di rovinare portando avanti i loro loschi interessi. Le sue idee, il suo lavoro, non è stato vano. Le sue parole camminano sempre a pari passo con le nostre, innalzandole e mostrandole a chiunque ha sempre cercato di nasconderle e diffamarle. Cosi come lui, ricordiamo il giovane Peppino Impastato, ammazzato dalla mafia siciliana per lo stesso motivo, quello di raccontare la cruda verità della piaga che ci affligge dalla notte dei tempi.
Porteremo sempre con noi i loro pensieri, non moriranno mai, ci daranno solo più forza per combattere con le parole, con la scrittura, questa guerra. I colpi di pistola non sono serviti ad abbassare la testa, ma solo ad alzarla e viaggiare più veloce di prima.
Ricordiamo sempre, LA MAFIA E’ UNA MONTAGNA DI MERDA.