Autismo: indispensabile maggiore ricerca, assistenza e sostegno alle famiglie

L'invito invita gli stati a sostenere la ricerca

“Riaffermiamo il nostro impegno a promuovere la piena partecipazione di tutte le persone con autismo e assicuriamo che abbiano il sostegno necessario per poter esercitare i loro diritti e le loro libertà fondamentali“, queste le parole pronunciate dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in occasione dell’odierna Giornata mondiale di consapevolezza sull’autismo.

Si alle tecnologie assistive

Il tema di quest’anno è “Tecnologie assistive, partecipazione attiva”, ha lo scopo di evidenziare quelli che sono i diritti che vengono negati alle persone autistiche per vivere pienamente e liberamente il loro ruolo nella società, così come sancito dalla Convenzione sui diritti dei disabili.

Ancora oggi risulta evidente, nonostante i notevoli progressi tecnologici, che vi siano ancora enormi ostacoli che permettano il pieno utilizzo delle tecnologie assistive, ad esempio i costi elevati, la mancanza di disponibilità, la mancanza di consapevolezza del loro potenziale e non da ultima la mancanza di formazione al loro utilizzo.

Questi dati ci indicano come, soprattutto in diversi Paesi in via di sviluppo, oltre la metà delle persone con disabilità, le quali non possono fare a meno dei dispositivi di assistenza purtroppo si vedono negata questa possibilità.

I diritti devono essere garantiti a tutti i disabili

“La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità riconosce infatti il ruolo strumentale delle tecnologie assistive nel consentire alle persone con disabilità di esercitare i loro diritti e libertà”, obbligando gli Stati “a promuoverne la disponibilità e l’uso “a costi accessibili”, a facilitarne l’accesso e a favorirne “la ricerca e lo sviluppo”.

Quanti autistici ci sono nel mondo?

Secondo i dati divulgati dall’Organizzazione mondiale della sanità sembrerebbe che la patologia dell’autismo colpisca 1 bambino su 160 in tutto il pianeta.

La situazione diventerebbe, però, più “critica”negli Stati Uniti, nazione nella quale si registrerebbe un bambino ogni 58, in Italia, invece, un bambino ogni 100.

Il disturbo dello spettro autistico, che va a compromettere lo sviluppo cerebrale, causando on diversi gradi di disabilità ha fatto registrare una forte crescita negli ultimi decenni, soprattutto nei Paesi occidentali.