di FRANCESCO MARZANO
Si parla tanto di Turismo e di integrazione Reggia/Città, ma l’unica strada che si percorre è quella degli eventi che dovrebbero essere solo la parte finale di una strategia complessiva ed integrata di Territorio.
A mio avviso è arrivato il momento delle scelte coraggiose ed innovative nella scia del momento congiunturale favorevole.
Quale dovrebbe essere la scelta coraggiosa?
Anche noi a Caserta dobbiamo avere il nostro “Lungomare Liberato” come via Partenope/Via Caracciolo a Napoli dove gli esercenti hanno scritto al sindaco intimandogli di non tornare indietro.
Il nostro Lungomare da liberare non è altro tutto quello che circonda la Reggia, la c.d Buffer Zone (cavallo di battaglia di Pio Forlani & Raffaele Cutillo).
Mi spiego meglio la zona da “Liberare” e Pedonalizzare dovrebbe essere la strada che parte dalla Reggia a Piazza Dante, per creare una discesa utopica verso il centro città ed il suo cuore, una volta pulsante e commerciale della stessa.
Allo stesso modo si dovrebbe aprire la Flora e chiudere la stessa Via Gasparri.
Le città europee che prima di noi hanno perseguito la pedonalizzazione di parti importanti di città e in alcuni casi anche di interi centri storici – certo, più grandi del nostro – hanno agito attraverso tre fasi principali: la prima ha riguardato l’attrattività del centro storico in termini di nuovi residenti, la seconda ha riguardato la localizzazione di attività commerciali, servizi e attrattori adeguati, la terza ha riguardato la trasformazione della viabilità dall’auto privata ai mezzi pubblici, all’uso delle biciclette fino alla pedonalizzazione (o alla compresenza di diverse modalità).
Tutto questo comporterebbe uno spazio enorme dedicato al “Turismo” e agli stessi casertani.
Caserta, deve recuperare il tempo perduto, iniziando questo processo rivoluzionario e coraggioso che parta dalla rigenerazione di un centro storico drammaticamente degradato, agendo principalmente sul corpo edilizio, sulla sicurezza e sulla bellezza, agevolando il ritorno, e la vivibilità, di abitanti, lavoratori, giovani e turisti.
Sottolineo inoltre che rispetto agli ultimi 5 anni le attività commerciali e le attività di alberghiere, in quella zona, sono aumentate del 500% .