Il nome di Caserta troppo spesso è associato ad eventi di cronaca o politica poco
edificanti.
In un periodo in cui l’arte è uno dei rari momenti di luce e prestigio nella città della Reggia,
ci voleva il ‘genio’ di una parlamentare europea, tra l’altro casertana, per coprire di fumo e
censura l’evento musicale dell’Orchestra Filarmonica “G. Verdi” di Salerno solo perché
diretta dal Maestro “russo” Valery Gergiev.
Caserta sa quanto l’arte sia sempre e solo portatrice di valori comuni e senza bandiere e
la censura è un attacco all’arte ed all’unione di popoli e culture.
Che questa censura parta da una casertana del PD che, evidentemente, in Europa non ha
di meglio da fare, risulta grottesco ed offensivo non soltanto per la città di Caserta ma per
tutto il popolo italiano che, siamo certi, non condivide i metodi da “Gestapo” utilizzati in più
occasioni dalla signora Picierno.
È oramai evidente a chiunque che il buon senso non alberghi più nella mente dei nostri
rappresentanti che, cinicamente, stanno trascinando i popoli d’Europa verso il baratro di
uno scontro diretto con la Russia.
Tutta questa “frenetica follia europea”, la “corsa al riarmo” e l’incessante retorica della
“Cattiva Russia” non fa altro che avvelenare gli animi in maniera insensata ed
ingiustificata!
L’arte non divide e non uccide, la censura invece “mortifica” gli uomini e divide la società
guardandosi bene dal colpire chiunque!
Caserta è una città che, di arte e di storia è colma anche se la politica l’ha spesso
depredata di quanto di buono nasceva e si creava in città.
Siamo una città in cui è sparito da tempo anche l’ultimo cinema e, “Settembre al Borgo”,
vive oramai una lenta agonia…gli eventi artistici sono diventati purtroppo l’eccezione!
Che la ‘politica’, in maniera palesemente strumentale e doppio pesista, voglia censurare
un concerto musicale per il semplice fatto che il direttore d’orchestra sia russo, lo troviamo
effettivamente surreale e grottesco!
Nel momento in cui, proprio qui in Europa, soffiano incessanti “venti di guerra” i governi, i
giornali e la politica tutta dovrebbe essere dalla parte degli “uomini”, dalla parte del “buon
senso” e della “diplomazia” concetti che stanno cercando di farci dimenticare svuotandoli
di significato!
E allora è arrivato il momento di dire NO, Caserta non ci stà! Non vogliamo abbracciare
questa ottusa logica discriminatoria, Caserta vuole essere inclusiva e alimentare la
speranza e la voglia di pace perché Caserta non censura l’arte!
