Il miglior risultato possibile per Anastasia Pastorino, Genovese ma Casertana di adozione, che torna dalla trasferta europea in Polonia con al collo una scintillante medaglia d’oro
Anastasia Pastorino dicevamo cresciuta a Genova ma da molti anni vive e si allena a Caserta compagna del maestro Gianfranco Moccia é atleta e istruttrice del Kodokan judo Caserta, realtà casertana che dal 1977 opera a Caserta, conquista una meritatissima medaglia d’oro alla sua prima apparizione in una competizione europea tra i Master. Un esordio da incorniciare, frutto di grande impegno e di un amore profondo per il judo, coltivato giorno dopo giorno sul tatami.
L’Italia alla fine è risultata terza nel medagliere all’European Cup Veterans di Varsavia
L’inno italiano è risuonato ben tre volte per Anastasia Pastorino kg.48 Tomas Tandoi kg.100 e Fernando Marverti kg.81
Anastasia ci ha così risposto: il Warsav European Cup 2025 è stata una esperienza bellissima, ritornare a combattere su un tatami internazionale e piazzare subito una medaglia è stata davvero una impresa!
Sono stata troppo a lungo lontano dal tatami internazionale.. Ora sono tornata a combattere nelle gare internazionali master, ed è stato semplicemente emozionante, il cuore batteva a mille, non sapevo se potessi reagire nel modo giusto o sbagliato, fortunatamente è andata come volevo io. Purtroppo non ero al top e che non é stato tutto come volevo perché ero troppo carica di ansia e responsabilità, gli avversari erano tutti di grande esperienza ed è stato come se avessi combattuto contro tre avversari quindi vittoria che vale doppio. Ma non c’è riposo per i guerrieri ora mi dovrò concentrare per le prossime tappe il 27 aprile Coppa Italia A2 a Napoli, il 4 maggio Grand Prix Master a Bologna e dal 22-25 maggio sarò agli Europei Veterani a Riga in Lettonia
Avanti tutta sempre con testa e cuore.
Continueremo a seguire la nostra atleta e complimenti ad Anastasia che con la tua grande prestazione hai dato lustro al judo campano e casertano, sei un faro per tutti gli atleti, giovani e meno giovani, che ogni giorno scelgono il tatami come scuola di vita.