Un uomo è stato arrestato a Reggio Calabria con l’accusa di truffa aggravata. Secondo quanto ricostruito, l’uomo si è spacciato per un tenente dell’Arma dei Carabinieri. Ha contattato telefonicamente un’anziana sostenendo che fosse coinvolta in una rapina: con la paura di dover affrontare conseguenze legali, l’ha convinta a consegnare i gioielli presenti in casa. La donna, sotto choc, ha consegnato al malvivente preziosi per un valore stimato di circa 30.000 euro. Immediatamente informati, i veri Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria hanno avviato le indagini. Grazie alle indicazioni fornite dalla vittima è stato possibile tracciare gli spostamenti del sospetto. L’uomo è stato così bloccato nei pressi dello svincolo A2 di Bagnara Calabra, nel Reggino, in flagranza di reato. Durante il controllo la refurtiva è stata recuperata integralmente.
Il meccanismo della truffa
In Italia esiste un fenomeno tristemente noto come truffa del finto carabiniere. I truffatori contattano soprattutto persone anziane, spesso con richieste ingannevoli che evocano problemi legali o emergenze invitando la vittima a consegnare contanti, gioielli o denaro. La strategia punta su tensione emotiva, abuso di autorità e urgenza: ingredienti che rendono vulnerabili soggetti fragili o spaventati.
Un segnale di allarme per le fasce più fragili
Questo episodio conferma quanto sia importante mantenere alta la guardia, soprattutto per gli anziani. Le forze dell’ordine mettono in guardia: mai fidarsi di telefonate o visite inaspettate da presunti appartenenti a corpi dell’ordine, senza una verifica diretta. Non aprire la porta, non consegnare soldi o oggetti di valore, e contattare subito il 112. Per le famiglie e i caregiver è essenziale parlare di questi rischi con i propri cari più anziani. La prevenzione passa anche attraverso l’informazione e la consapevolezza.