Il digiuno dell’Ordine dei Medici per Gaza: “Fermiamo questa guerra”

TORINO- L’ Ordine dei medici dà inizio al digiuno della fame, una forma di solidarietà e denuncia per ciò che continua ad accadere a Gaza.  Dal 29 luglio si è diffuso un digiuno a staffetta ad opera degli operatori del servizio sanitario della regione Toscana, successivamente hanno aderito all’iniziativa anche altre regioni.  Gaza ha già scontato 21 mesi di guerra e oltre 60 mila vittime, con una percentuale elevatissima di bambini che, ogni giorno, muoiono di fame. Ora, è l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Torino a portare avanti  la protesta. Le loro parole: “Digiunare è un modo per esprimere vicinanza ai colleghi che operano a Gaza, una forma di solidarietà professionale ma anche di condivisione. Invitiamo tutti i medici a unirsi a questa protesta contro il genocidio a Gaza”. L’adesione viene testimoniata mediante una propria foto scattata fuori dal contesto di lavoro, in orario di pranzo, con il cartello “Digiuno contro il genocidio a Gaza”. L’Ordine conclude dicendo: “Chiediamo con forza che si ponga fine alla tragedia di Gaza”. Tantissimi sono coloro che esprimono solidarietà verso il popolo palestinese: dal presidente dell’Ordine di Torino, Guido Giustetto, a Chiara Rivetti, vicepresidente e segretaria regionale del sindacato Anaao Assomed. Un’ iniziativa importante e ammirevole che, ancora una volta, deve essere uno spunto di riflessione per agire, per fermare quello che il nostro governo si rifiuta di definire “genocidio”, ma è di genocidio che si tratta.