La storia di Caserta come risarcimento alla Russia

Il governo italiano del secondo dopoguerra regalò alla Russia preziosi libri della Reggia di Caserta

Nel 2019 Pasquale Terracciano, l’allora ambasciatore d’Italia in Russia – peraltro nato a Napoli il 4 maggio 1956 -, inaugurando una sede diplomatica a Voronezh, una grande città della Russia europea sud-occidentale, non distante dal confine ucraino, ma facilmente raggiungibile da Mosca, scoprì che nel museo dell’università erano conservati alcuni pregiatissimi volumi sulla storia del Regno di Napoli e sull’architettura vanvitelliana della Reggia di Caserta.

Maddaloni (CE) nel Regno delle Due Sicilie – antica stampa del 1860

Alla sua richiesta di come fosse stato possibile che testimonianze storiche così preziose dal Sud Italia fossero arrivate sin lì,  fu risposto dal personale del museo che: «Facevano parte dell’indennizzo per i danni di guerra provocati dagli italiani alla Russia».

Questo fa comprendere il grande valore attribuito dai sovietici a quella parte d’Italia che fu il Regno delle Due Sicilie e alla sua storia, tanto da considerare come adeguato risarcimento, alla perdita dei propri soldati, questi storici documenti provenienti dal Complesso Vanvitelliano.

Non altrettanto possiamo dire del governo italiano che preferì privarsi di queste preziosità presenti a Caserta.