Lavoratori, cittadini e disabili in piazza per la riapertura della piscina

Caserta – Una struttura pubblica chiusa da aprile e senza nessuna garanzia sulla sua riapertura. Una mancanza grave in un capoluogo commissariato già da mesi. Una città, Caserta, in cui i cittadini lamentano carenze e disagi a vario titolo.
E la chiusura della piscina aggiunge benzina sul fuoco.
Una struttura che era fiore all’occhiello e punto di riferimento chiusa da 5 mesi ormai. Aprirà? E quando? E intanto?
Intanto i lavoratori, almeno una ventina coinvolti, attualmente fermi, disoccupati.
I disabili che ne usufruivano per le terapie e le riabilitazioni senza un luogo in cui potersi curare.
E poi l’aspetto sportivo legato al lavorativo. I vari corsi di nuoto, sub, bagnini, senza il luogo deputato per poterli svolgere.
Il malcontento aumenta di giorno in giorno. Venerdì 26 settembre nel salotto della città, mentre Giorgia cantava lavoratori, cittadini, disabili, sindacati, protestavano per un diritto negato.
L’altra faccia della medaglia di una città che in questi mesi è apparsa come, dicevano i latini, panem et circences.
Concerti e divertimento per chi poteva permetterselo. Frustrazione e proteste per le tante cose che non vanno.
Per la piscina, intanto, non ci si ferma. La piazza della protesta andrà compatta e decisa in consiglio provinciale per rivendicare un diritto negato ed avere risposte chiare e certe.