“Maresa”: una voce per tutte, un’eredità di consapevolezza

“Ma non dovevo insegnarti ad amare?” 

 “Ma non dovevo insegnarti ad amare?” È la frase che segna l’anima di Maresa, romanzo della compianta professoressa e scrittrice Angela Porfidia, che sarà al centro di un incontro di riflessione e confronto promosso dal gruppo “SegnaLibro” del Comitato Città Viva, in programma giovedì 22 maggio alle ore 18:30, presso la Biblioteca Tonino Casolaro, in via Volturno 30, a Caserta.

Non è solo una presentazione, ma un momento di memoria viva e partecipata, dedicato a un libro che continua a parlare con forza al nostro presente. Maresa affronta, con una scrittura colta e appassionata, il tema della violenza psicologica nelle relazioni, spesso invisibile ma profondamente devastante. È un viaggio nelle pieghe dell’animo umano, nelle trappole affettive che si confondono con l’amore, nella fatica di rompere legami che fanno male.

Il romanzo, pubblicato da Terra Somnia, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in importanti luoghi di cultura in tutta Italia, per la sua capacità di dare voce, con grazia e verità, a esperienze troppo spesso taciute.

A dialogare sul libro saranno lo scrittore e editore Paolo Miggiano, insieme a Virginia Boniello e Livia Malorni del gruppo SegnaLibro. Sarà un’occasione per restituire spessore e centralità a temi che, purtroppo, restano di drammatica attualità, come dimostrano le cronache di questi mesi: donne che spariscono, che vengono ferite, che non trovano ascolto. Donne che, come Maresa, imparano a riconoscere il confine tra amore e sopraffazione, tra seduzione e controllo.

Angela Porfidia, scomparsa nel febbraio 2024, lascia un’opera che è già diventata testimonianza civile ed eredità culturale, capace di parlare alle coscienze e di accompagnare chi cerca parole giuste per nominare il dolore e riscoprire la propria forza.

Un invito alla lettura, ma anche all’ascolto. Perché Maresa non è solo un personaggio:

è una storia che riguarda tutti.

www.maresa.it