Convincente pareggio dei falchetti, che a Catania strappano un buon punto. Per molti, però, è bicchiere mezzo vuoto, visto l’ottimo forcing finale dei rossoblù e un secondo tempo giocato sicuramente meglio degli avversari. La classifica rimane largamente deficitaria, anche per la pericolosa serie positiva dell’avversario principale Messina (4 gare senza sconfitte), che rimane col fiato sul collo dei falchetti (3 punti di vantaggio per i rossoblù). La reazione rispetto alle ultime partite c’è stata e la squadra sta continuando a dare il 100%. All’inizio, le squadre conducono sterili possessi palla senza trovare azioni pericolose. Il Catania ha le prime occasioni, principalmente cross dalle fasce verso il centro, tentativi sventati da Zanellati. Al 24’ Casertana pericolosa: tiro di Collodel respinto dal portiere Dini con difficoltà, l’azione va avanti, poi Llano mette al centro un cross smanacciato ancora dal portiere etneo. Al 33’ cross di Guglielmotti allontanato da Kontek, sugli sviluppi dell’azione Falasca tocca ingenuamente il pallone con le mani: rigore e trasformazione di Inglese. La Casertana reagisce poco e male: Vano cerca inutilmente varie spizzate, ma è bloccato dalla difesa rossoceleste. Gli altri due attaccanti, Kallon e Egharevba si lanciano in improvvise ma infruttuose sgroppate. La musica cambia nella ripresa con gli innesti di Carretta e Deli. Al 49’, infatti, tiro di Vano respinto da Dini, poi, sugli sviluppi, Allegretto stende Llano: rigore e trasformazione di Carretta. Il gol dà fiducia ai falchetti, che ora vogliono la vittoria. Al 69’ Carretta ruba una gran palla, ma si perde nel tentativo di concludere a rete. Al 72’ suggerimento di Carretta per Llano, che tira e trova la deviazione di Del Fabro in angolo. Al 76’ rimessa laterale di Guglielmotti che trova sulla fascia destra il tiro di Inglese alto. Al 92’ chance colossale per gli ospiti: corner di Carretta e colpo di testa di Proia salvato sulla linea da una paratona di Dini. Ultimi possessi etnei, poi è triplice fischio finale. Il pari in sé vale poco, ma può e deve essere il punto di partenza per la riscossa di questa squadra. È dura, ma bisogna dare tutto alla causa. Solo così potranno arrivare i risultati.
(Foto di Ciro Santangelo)