Raffaella R. Ferré e Fuani Marino firmano i nuovi volumi della collana “Meridiane”

di De Nigris Editori. In libreria dal 1° dicembre, presentazione il 3 dicembre alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri.

Dal 1° dicembre 2025 arrivano in libreria i nuovi titoli di “Meridiane”, la collana di De Nigris Editori diretta da Isabella Pedicini e nata con l’intento di riportare luce e attenzione sulle figure femminili del Sud rimaste troppo a lungo ai margini della memoria pubblica. Due nuove uscite, due sguardi d’autrice, due storie che riemergono con forza dal cuore del Novecento italiano: “Vita fuori menù – Jeanne Caròla Francesconi” di Raffaella R. Ferré e “La resa – Francesca Nobili Spada” di Fuani Marino, saranno presentati al pubblico mercoledì 3 dicembre alle ore 18:00 alla Libreria Feltrinelli di Piazza dei Martiri (Napoli), in un incontro moderato da Isabella Pedicini.


LE OPERE


Jeanne e Francesca, figure diverse e cruciali restituite nella loro complessità di donne, cittadine, intellettuali, lavoratrici, mogli, madri, con vite che si sono mosse fuori dal binario previsto. Dice Isabella Pedicini, curatrice della collana “Meridiane”: «Sono particolarmente felice per le due nuove uscite: Fuani e Raffaella sono due autrici che stimo molto e che hanno deciso di raccontare Napoli ricostruendo i ritratti di due donne talentuose del passato, diverse tra loro, ma simili per passione, determinazione e per l’utilizzo della scrittura come strumento per cambiare lo stato delle cose. L’obiettivo di una collana dedicata alla riscoperta delle donne meridionali ha un valore di tipo storico, ma anche di tipo politico: verificare quanto le presenze femminili di ieri abbiano oggi ancora tanto da dirci».

Vita fuori menù – Jeanne Caròla Francesconi” di Raffaella R. Ferré

12 – 82 pp.

Cucinare, per una donna, rappresenta un compito non sempre scelto. Può diventare anche un gesto di emancipazione, riconoscimento e piacere? A sessant’anni dalla prima edizione de “La Cucina Napoletana”, Jeanne Caròla Francesconi ci ricorda che nella cucina quotidiana e popolare di cui nessuno vuole occuparsi, lontana dai grembiuli di teoria dei grandi chef tutti uomini, è possibile trovare il modo più addomesticato e insieme più vivace e radicale di dire: io faccio, io creo, io esisto.

Jeanne Caròla Francesconi (Napoli, 1903-1995) è stata la decana della tradizione culinaria partenopea. Tra vita borghese e maturità consapevole, guerre mondiali e salotti, desiderio di essere scrittrice e realtà di ritrovarsi moglie, madre e massaia, ha osservato e raccontato la città, i suoi abitanti e i suoi cambiamenti attraverso il gesto più democratico e sottovalutato di tutti: accendere i fornelli.


Raffaella R. Ferré vive a Napoli. Scrive per diverse testate e cura la rubrica Di riffa o di Raffa su Il Mattino. Tra le sue pubblicazioni: “Lo Stronzo Geniale – Guida semiseria ai Nino Sarratore” (Colonnese, 2024), “Vista di Napoli con giornali” in “The Passenger – Napoli” (Iperborea, 2021) e “Napoli quando devi attraversare la strada” in “Quello che hai amato” (Utet, 2015). L’ultimo romanzo è “Inutili Fuochi” (66thand2nd, 2012). Prima ci sono stati “La mia banda suona il porn” (80144 edizioni, 2011) e “Santa Precaria” (Stampa Alternativa, 2008). Ferré ha scelto di raccontare Jeanne Caròla Francesconi perché«nel cuore della sua cucina, prima di ogni ricetta, c’è una donna che si prende il proprio spazio, che trasforma il quotidiano in un atto di intelligenza e libertà. Raccontarla significa restituire dignità a un’eredità femminile che ha attraversato e illuminato Napoli molto più di quanto la memoria pubblica abbia saputo riconoscere».

La resa – Francesca Nobili Spada” di Fuani Marino

12 – 62 pp.


Francesca nel sonno vede la Resa. A darle la morte sono gli stessi tranquillanti che prende per sconfiggere l’insonnia, nelle molte notti in cui non si dà pace e che precedono l’ultima. Ogni volta che li ha presi, solo per addormentarsi e non per uccidersi, ha sentito sciogliere i muscoli e dimenticare le offese, come se niente importasse più, neppure per uno spirito sanguigno e combattente come il suo.

Francesca Nobili Spada (Tripoli, 1916 – Napoli, 1961), giornalista dell’Unità e membro del PCI, è la protagonista del romanzo “Mistero napoletano” di Ermanno Rea.
Quando arriva a Napoli nel 1945 ha quasi trent’anni, è nata in Libia e ha già vissuto a Roma, a Milano, a La Spezia. Ha una laurea in giurisprudenza e un diploma in pianoforte. È già stata sposata e poi, da una successiva unione, ha avuto due figli che non ha potuto riconoscere a causa dell’allora diritto di famiglia.
La sua non è una vita esemplare agli occhi del partito che le riserva una misoginia strisciante, quella che Rea denuncia come “l’ossessione maschilista del comunismo napoletano”. Legatasi a Renzo Lapiccirella dal quale avrà altri due figli, a Nobili Spada sarà concesso di svolgere attività politica in sezione e di collaborare agli organi di stampa, ma non di essere assunta in pianta stabile. Attiva nel 1946 per il “Comitato per la salvezza dei bambini di Napoli”, in prima fila nelle organizzazioni femminili, è stata insegnante di filosofia, critica musicale e cronista giudiziaria.

Fuani Marino è nata a Napoli nel 1980. Dopo gli studi a Roma collabora a lungo con il Corriere del Mezzogiorno. Ha pubblicato il romanzo “Il panorama alle spalle” (Scatole parlanti, 2017), i memoir “Svegliami a mezzanotte” (Einaudi, 2019), “Vecchiaccia” (Einaudi, 2023) e il saggio “In Irlanda con Sally Rooney” (Giulio Perrone Editore, 2024). Suoi articoli e racconti sono apparsi su Flash Art, Rivista Studio, Nuovi Argomenti, Il Foglio. Dice Marino di Francesca Nobili Spada: «È una donna difficile e affascinante. La mia scelta è ricaduta su di lei non solo perché è la complessa e indimenticabile protagonista del romanzo “Mistero napoletano” di Ermanno Rea, ma perché è stata una giornalista e militante del PCI che negli anni Cinquanta del secolo scorso si è scontrata con un sistema sessista e patriarcale per certi versi presente ancora oggi».

IL PROGETTO MERIDIANE

Meridiane – Storie ritrovate delle donne del Sud” è la nuova collana di De Nigris Editori presentata in anteprima nazionale il 4 ottobre 2025 al Campania Libri Festival. I primi due volumi pubblicati – “Senza amuri” di Lorenza Sabatino su Rosa Balistreri e “Muta” di Giuseppa Vittorini su Elvira Notari – hanno inaugurato un percorso che prosegue ora con i libri dedicati a Jeanne Caròla Francesconi e Francesca Nobili Spada. Un progetto culturale che vuole restituire centralità alle figure femminili del Sud e inserirle, finalmente, nel cuore della narrazione italiana.

Raccontano Armando De Nigris e Maria Antonietta Mormile: «Con le “Meridiane” abbiamo scelto di dare spazio a ciò che troppo a lungo è rimasto fuori campo: le storie, le energie e le intelligenze femminili del Sud. Non si tratta solo di pubblicare libri, ma di restituire voce e dignità a donne che hanno segnato la nostra storia culturale e civile, e che meritano di essere riconosciute nella loro complessità. Siamo orgogliosi del lavoro di Isabella Pedicini, che con sensibilità e rigore ha trasformato la collana in un vero laboratorio narrativo; e siamo felici che autrici come Lorenza Sabatino, Giuseppa Vittorini, Raffaella R. Ferré e Fuani Marino abbiano dato il loro contributo con ritratti intensi e necessari. L’attenzione del pubblico ci conferma che c’è un desiderio profondo di ascoltare queste storie: “Meridiane” vuole essere la casa che le accoglie e le rilancia verso il futuro.»

La collana “Meridiane” si distingue anche per il suo progetto grafico: un’identità visiva curata da Aurora Lobina, designer che ha saputo creare uno stile essenziale, riconoscibile e luminoso, perfettamente coerente con lo spirito della collana. Ogni volume è pensato come un oggetto da leggere e da custodire: carta, colori, formato e impaginazione convergono in un libro che è anche un piccolo pezzo di design.
Le due uscite di dicembre come le precedenti – per eleganza, compattezza e forza narrativa – si prestano naturalmente a diventare regali di Natale: oggetti belli, intelligenti, collezionabili, che portano con sé una storia e una visione.