di NUNZIO DE PINTO
SAN NICOLA LA STRADA – L’Istituto Comprensivo Capol. D.D. San Nicola la Strada, diretto dalla Professoressa Antonia Mazzarella, è sempre un passo avanti rispetto agli altri. Infatti, da diversi mesi, presso la scuola primaria “Nicholas Green” di Viale Europa, è stato avviato il progetto “Ju Jitsu” dedicato agli alunni delle classi 3° (Sez. A – B – C – D).
Il progetto in questione ha fatto registrare negli alunni praticanti, un notevole interesse pratico didattico, nonché un elevato interesse nella disciplina in questione.
Il progetto si distingue in due parti: la prima parte incentrata su attività finalizzata all’ampliamento delle capacità “psico – motorie degli alunni” portata avanti con esercizi fisici prima individuali, poi di coppia ed infine, di gruppo, e la seconda fase dedicata alla pratica specifica della disciplina marziale del JuJitsu. Perché avviare la pratica dello “Ju Jitsu”, Arte Marziale nella scuola? Esso contribuisce con le proprie competenze specifiche alla diffusione del “Progetto Sport a Scuola”, valorizzando gli aspetti formativi dello Sport, proponendolo come strumento didattico in grado di contribuire, in armonia con altri insegnamenti, ad un equilibrato sviluppo di tutte le aree delle personalità degli Alunni; propone, inoltre, un percorso di benessere psico-fisico da assumere quale costume culturale permanente e come mezzo per lo sviluppo dell’intelligenza motoria (capacità neuro-cognitivo-motoria); migliorare le capacità di apprendimento ed il livello di concentrazione dell’Alunno che, grazie alle discipline proposte, sviluppa un’organizzazione mentale in grado di regolare sequenze psico-motorie, favorendo, quindi, la propensione ad assumere processi decisionali con differente grado di responsabilità e, infine, favorisce lo sviluppo delle capacità di aggregazione e di socializzazione degli alunni, puntando sull’interazione collaborativa e sul confronto con i compagni oltre all’acquisizione di coerenti comportamenti ispirati alla sicurezza, al rispetto ed al fair play (ludere non laedere).
Nel corso della prima parte del progetto agli alunni è stato richiesto di svolgere diversi esercizi di motricità il cui scopo è stato quello di fare conoscere le reali potenzialità del loro corpo, anche con lo svolgimento di “esercizi” tra cui la “capriola” che quasi tutti gli alunni non erano in grado di svolgere. Il non riuscire nell’eseguire l’esercizio della banalissima “capriola” è stato riscontrato che, non era da attribuirsi ad una difficoltà fisica motoria, ma ad un semplice “blocco” mentale (paura) che i frequentatori avevano nel proiettarsi in avanti e rotolare simultaneamente. Anche se risulterà banale, tutti gli esercizi ginnici svolti nella prima parte, hanno permesso a “tutti gli alunni” di superare le loro paure iniziali, migliorando la cognizione spazio temporale, la preparazione fisica, l’autostima che ora li porta ad eseguire quel gesto tecnico in una maniera “disinvolta” anche superando ostacoli durante l’esercizio.
La seconda fase del progetto è stata dedicata alla pratica specifica della disciplina marziale del JuJitsu, nella quale sono state inserite tecniche di difesa personale (con attacchi simulati) con l’intento di fare acquisire, ai praticanti, maggiori specifiche abilità facendo così aumentare la loro autostima e la sicurezza personale, insegnandogli tecniche di difesa personale.
Proprio la Difesa Personale risulta essere un’esigenza che nasce dalle sempre più aggressive modalità relazionali della nostra società che generano sensazioni di tensione emotiva.
Il Ju-Jitsu tradizionale non è una disciplina agonistica propriamente intesa, quindi non è finalizzato alla prestazione di gara bensì allo sviluppo tecnico e fisico nel rispetto delle potenzialità dei praticanti; questa caratteristica rende il Ju-Jitsu molto adatto alla formazione dei giovanissimi ai quali resterà (a prescindere dallo sport che faranno “da grandi”) un bagaglio motorio estremamente esteso unito alla capacità di socialità e di mutuo rispetto. Il confronto con i propri compagni di pratica e l’esecuzione tecnica a coppie, predispone naturalmente a una costruttiva interpretazione dell’ agonismo senza le aberrazioni che spesso le gare introducono negli sport (ovvero focalizzare la preparazione sul risultato talvolta a discapito del “percorso” formativo).
Il JuJitsu, oltre ad essere una validissima attività fisica, introduce concetti di autodifesa e di gestione del “confronto fisico” che possono aiutare anche i più piccoli a padroneggiare situazioni di “relazioni difficili” con gli altri. Al fine di migliorare i risultati del progetto “Ju Jitsu” per i bambini e tentare di ottenere “un miglioramento globale” del fisico – mente – attività motorie e comportamento, sono state effettuate diverse lezioni dedicate all’educazione alimentare proposte agli alunni i quali, mediante lo svolgimento di attività didattiche ed esperimenti, divertendosi hanno imparato la stagionalità di frutta e verdura, i gruppi alimentari rivolgendo tali informazioni ai genitori e agli insegnanti che hanno poi “ribadito” l’importanza di una sana alimentazione.
Ecco, di seguito, gli argomenti trattati durante le lezioni di educazione alimentare: 1) l’importanza della prima colazione, che deve essere abbondante per affrontare la mattinata con energie sufficienti, ed della merenda pomeridiana, meglio se costituita da frutta fresca di stagione; 2) La differenza dei tipi di latte con lo scopo di far percepire, giocando, il significato dei grassi saturi ed invogliare i ragazzi ad essere protagonisti nella scelta degli alimenti più salutari da consumare; 3) Le proprietà nutrizionali delle proteine contenute nei legumi e nei cereali, al fine di far recepire la possibilità di avere un valore nutrizionale pari a quello delle proteine animali; 4) L’importanza dell’assunzione di fibre vegetali e delle vitamine tramite il consumo di frutta e verdura tenendo sempre conto della stagionalità.
Per dimostrare praticamente l’importanza di quanto indicato nei punti sopra, si è giocato sui diversi colori della frutta e verdura in base al loro contenuto di vitamine e sali minerali nonché antiossidanti indispensabili per una sana crescita. Inoltre è stato chiesto ai ragazzi di portare frutta e verdura da casa da inserire in un estrattore con lo scopo di ottenere un succo naturale da consumare a merenda in sostituzione delle merendine e panini. La lezione ha suscitato una grande attenzione e divertimento coinvolgendo attivamente tutti i ragazzi i quali hanno bevuto con gusto il succo ottenuto.