3 ottobre a Terni

Studenti e lavoratori in piazza

Ampia manifestazione congiunta da parte della CGIL e degli studenti.

Presenti anche le sigle dei Comitati di Base.

Molti partecipanti: studenti di ogni fascia d’età, dalle elementari all’università.

Tra i partecipanti, una giovanissima mamma con la figlia di pochi mesi al “battesimo di piazza” dichiara: “Dovevo essere da tutt’altra parte stamattina: ho due bambini, ma è diventato insostenibile quello che vediamo. Abbiamo veramente oltrepassato ogni limite delle parole e delle azioni. Non basterà, non sarà sufficiente, ma volevo essere qua”.

Due bambine, giovanissime studentesse, dichiarano: “Siamo qui per salvare i bambini e le persone che stanno soffrendo a Gaza”.

Non è giusto che ci sia uno sterminio verso una popolazione che è lì da molto tempo e ha il diritto di vivere come noi”.

Uno studente universitario: “A Perugia abbiamo manifestato già ieri notte, appena si è saputa la notizia. Stiamo manifestando anche oggi per mostrare al Governo e a tutta l’Italia le nostre intenzioni in questa situazione della Flotilla. La maggior parte dei docenti con cui ho avuto modo di parlare si oppone a questa situazione in Palestina. In particolare, uno ha citato un suo studente palestinese che sta attivamente protestando, mi sembra in America, contro la situazione in Palestina”.

Una mamma docente, con figlia piccola: “Lavorando nel mondo dell’Istruzione, e anche come madre, ritengo più educativo partecipare e portare anche mia figlia, piuttosto che portarla a scuola oggi, perché è una giornata importante per contestare la gravità di questo Governo che non appoggia la parte giusta di questa pagina della Storia”.

Una sanitaria: “Non sono una sfaccendata, sono una sanitaria. Oggi, per essere qui, rinuncio a 90 euro. Ce l’avevo da fare eccome, oggi”.

Una pensionata: “È ora che i palestinesi abbiano la loro libertà, per lo meno, oltre che lo Stato. Questo è genocidio, perché così si chiama. Non si può stare dentro le case e vedere quello che succede lì: non credo sia una cosa da cristiani, da umani, da cittadini”.

I due gruppi hanno raggiunto la Prefettura, pacificamente. Ampia partecipazione anche secondo le forze dell’ordine che hanno affiancato il corteo per tutto il tragitto, garantendo l’ordine pubblico.