Campania/De Luca scettico sulla misurazione della temperatura a casa dei discenti: “misurazione all’interno della scuola”

Il governatore De Luca è scettico su una delle principali regole necessarie per il riavvio dell’anno scolastico. Si tratta della misurazione della temperatura degli studenti  a casa prima che gli studenti giungano a scuola.
In effetti, aggiungiamo noi, la responsabilità di misurare la febbre ai discenti non può essere demandata ai genitori, perché troppo alto sarebbe il rischio conseguente alla discrezionalità dei singoli individui coinvolti.   

In quest’ottica si sta “verificando con l’Unità di Crisi e con i responsabili della Pubblica Istruzione, di prevedere in vista della riapertura delle scuole, il controllo della temperatura corporea all’interno degli stessi istituti, ritenendo irrealistica la previsione nazionale del monitoraggio effettuato a casa”.

Tra l’altro è “in corso un monitoraggio delle tipologie di classi e degli stessi istituti, sapendo che un alunno con febbre potrebbe avere un effetto a catena difficilmente gestibile”.

 

De Luca non è nuovo a  possibili deviazioni dalla regola nazionale, al vaglio c’è infatti la possibilità della chiusura dei confini ragionali, se i dati sui contagi dovessero essere allarmanti
Nelle regioni del Nord il numero maggiore dei rientri si avrà proprio entro fine mese: numeri di contagi alla mano, se avremo dati preoccupanti, chiederemo al Governo di ripristinare la limitazione della mobilità interregionale. E lo faremo con grande determinazione”.

Il governatore ha, inoltre, parlato con il commissario Domenico Arcuri  per discutere la possibilità “di poter arrivare a breve, con le dotazioni necessarie, fino a diecimila tamponi al giorno”e ha rivolto un appello ai giovani che rientrano dalle vacanze: 

Nelle ultime ore sono stati individuati 18 casi positivi d’importazione. Si tratta in prevalenza di giovani provenienti da vacanze all’estero e 14 dalla Sardegna. Il nostro apprezzamento va al lavoro straordinario che si sta realizzando grazie all’impegno di tutti. Rivolgo un appello pressante, in particolare ai giovani e a quanti hanno frequentato destinazioni a rischio, a evitare, al loro rientro, contatti diretti con familiari anziani, e a segnalarsi all’Asl di appartenenza”.