
Il 27 agosto prossimo cadrà l’ottantesimo anno dall’incursione-raid di “zio Sam” sulla città: celebrazione liturgica in memoria delle vittime.
9 luglio 1943: le truppe americane sono sbarcate in Sicilia per risalire la penisola, ma la fortissima resistenza tedesca ne ostacola l’avanzata.
Il comando alleato decide allora di non confrontarsi sul campo bensì di intensificare i bombardamenti, anche allo scopo di spingere la popolazione locale alla rivolta contro le truppe germaniche.
Tutto il meridione è devastato: i raid aerei colpiscono Napoli, Bari, Taranto, Salerno, ecc
Caserta è uno snodo importante per la ferrovia che deve essere resa inutilizzabile.
All’alba del 27 agosto 1943 cominciano a suonare le sirene e Caserta, incredula, si scopre sotto attacco.

In realtà la gente pensa inizialmente ad un falso allarme, perché una settimana prima le stesse sirene hanno segnalato l’arrivo dei bombardieri americani, ma l’aviazione tedesca è riuscita a fermali.
Tuttavia i cittadini casertani corrono ugualmente ai rifugi.
Si aspetta,….le ore passano, qualcuno pensa di poter ritornare a casa, ma alle 12,45 si ode il terrificante rombo dei 53 bombardieri B-26.
L’obiettivo è colpire la sola stazione ferroviaria, purtroppo però, a causa dell’imperizia nel centrare il bersaglio e del vento forte, gli ordigni esplosivi cadono in un raggio di oltre 500 metri.
Il bilancio è pesantissimo: 300 morti, tra cui 20 ferrovieri.
Vengono inoltre colpiti: la Chiesa di Sant’Anna, la Reggia, persino l’ospedale di piazza Marconi, l’istituto salesiano del Sacro Cuore di Maria, il liceo classico Pietro Giannone, la Cattedrale di San Michele Arcangelo e parte del centro storico. Un rifugio, stracarico di persone, crolla, provocando centinaia di vittime.
Caserta non sarà risparmiata dai bombardamenti ma nemmeno dall’incivile condotta dei soldati americani, che successivamente ne faranno il loro “Quartier generale”.
Testimonianze orali e fotografiche raccontano di come le truppe alleate si siano divertite a centrare con le armi le sculture del parco nella Reggia, ad orinare in alcune stanze ed appartamenti storici e ad imbrattare dipinti e sculture.
Per non dimenticare, in occasione dell’80° anniversario di tali eventi, la Curia diocesana, in collaborazione con la Società di Storia Patria, ha predisposto per domenica 27 agosto, alle 11,30, in suffragio e nel ricordo dei caduti, una Santa Messa, che verrà presieduta dal vescovo Pietro Lagnese.
“Dopo la messa – afferma il presidente della Società di Storia Patria, Alberto Zaza d’Ausilio – sono previsti dieci rintocchi della campana a martello, in ricordo delle vittime, proprio alle 12, orario collimante con l’allarme aereo di 80 anni fa”