
Napoli – Lazio 1 a 2 Sarri batte di nuovo gli azzurri, questa volta con più merito
La Lazio dicevamo ha meritato, non tanto perché ha giocato meglio, o bene , ma solo perché ha saputo aspettare il momento adatto, proprio come fanno le grandi squadra al cospetto delle piccole
Marcatori: 30′ Luis Alberto (L), 32′ Zielinski (N), 7′ st Kamada (L)
Il Napoli sceso al Maradona ieri sera, con la Lazio è parso poca cosa, nel senso che non è una squadra che gioca male, sembra più che altro una provinciale, ricorda come atteggiamento, vagamente l’Ascoli di Rozzi o il Pisa di Anconetani, un gioco alla “garibaldina” finché il fiato lo consente, per poi spegnersi, come di solito fanno le squadre di basso ceto.
Le due gare vinte sono state fumo negli occhi, questa squadra è messa in campo in maniera bislacca, senza nessun senso tattico, che commette errori madornali sotto porta, come una delle peggiori provinciali, non tirano e quando lo fanno dimostrano che se songhe appicicate cu ‘a porta, hanno messo in una corsa ippica importante il cavallo Timothy T. o The Last Hurrà nella mani di Er Pomata, d’altra parte se vieni esonerato nel campionato arabo, che è forse dopo quello delle Isole Faroe, il torneo più scarso del mondo, qualche motivo deve pure esserci, questa formazione che era uno spettacolo agli occhi oggi è diventata inguardabile e imbarazzante.
I calciatori pare abbiamo perso lo spartito, sembrano tanti bravi solisti che non sanno dove andare a parare, per dire ieri Kvaratskhelia ha dato l’impressione di avere smarrito quella umiltà che gli è stata tanto d’aiuto, la passata stagione, a tratti sembrava un rinomato Narciso che continuava a specchiarsi nel Maradona, senza sorta di discontinuità, così non si va da nessuna parte e si diventa prevedibili.
Della gara in se c’è il solo Politano che si salva dalla Waterloo e è tutto dire, visto che è forse l’unico a non avere il posto da titolare sicuro, di questa formazione.
Gli strafalcioni fatti poi da Garcia, con delle sostituzioni assurde, è stato un altro colpo ferale, nella gestione della gara, per porre definitivamente il Napoli nella mani di Sarri, che torna a vincere in terra partenopea, mettere una punta, per intasare ancora di più la già ostruita area di rigore laziale, è stato un boomerang, ma si sa gli ordini sono quelli di far giocare Raspadori comunque e ovunque è questi sono i risultati.
Avevamo già sfortunatamente pronosticato che in questo stato, il Napoli avrebbe avuto poca vita e purtroppo così si è avverato. Nella campagna acquisti- cessioni si è un poco esagerato, perché le stagioni fortunate ti possono capitare, soprattutto se hai la fortuna di avere un tecnico superiore alla media, ma pensare di sostituire Kim con Juan Jesus, cioè passare da uno che garantiva la massima velocità a uno che va a due all’ora, è una follia che sta costando caro.
Rimango dell’idea che con questo allenatore il Napoli si sta deprezzando, e che continuando di questo passo gli azzurri andranno incontro a tante altre brutte figure, non siamo ai livelli di Gattuso ma ancora peggio, siamo nei limiti del peggior Donadoni, credo che sia il caso di correre ai ripari, già da subito, questa sosta è un toccasana, sul mercato c’è ancora Antonio Conte, che potrebbe essere l’unica alternativa plausibile a Luciano Spalletti, se vogliano salvaguardare capra e cavoli, sono ancora in tempo.
La Lazio ha dicevamo meritato, non tanto perché ha giocato meglio, o bene , ma solo perché ha saputo aspettare il momento adatto, proprio come fanno le grandi squadra al cospetto delle piccole.
Una vittoria meritata che alla fine è risultata anche striminzita come punteggio finale, per come si erano messe le cose, fosse finita 4 a 1 nessuno avrebbe gridato allo scandalo.
Il Ciuccio è tornato a essere ‘A Ciuccia ‘e Fichelle cinte piega e a coda fraceta.