Michele Zagaria , boss dei Casalesi , ristretto al regime del 41 bis , ha reclamato l’acquisto di un cd ed un lettore digitale per ascoltare quelli che sono testi neomelodici di suo piacimento.
Un acquisto che comunque avrebbe riportato che le dovute cautele , evitando le problematiche gestionali , ma a quanto pare il Dap ha avviato un provvedimento del magistrato di sorveglianza di Sassari che aveva a sua volta accolto il reclamo di Zagaria.
Ma per il Dap, il giudice non avrebbe dato poi conto all’organizzazione delle risorse umane in servizio al carcere che oltre alla forma dei dispositivi , avrebbero poi dovuto tenere conto del materiale che ha chiesto il boss , secondo la normativa che detta la “sicurezza del contenuto” , di fatti i cd richiesti da Zagaria hanno in riferimento testi e dinamiche riferite alla criminalità organizzata .