Di Michele Ventrone
La Casertana esce con le ossa rotte dal derby contro l’Avellino: finisce 0-2 per gli irpini. La squadra ha dato il peggio di sé, giocando una partita svogliata, rinunciataria e soprattutto imprecisa sotto porta e sembrando un lontano ricordo rispetto a quella ammirata nelle prime partite. Se in quelle si parlava di playoff, ora ci si ritrova a giocare per una semplice salvezza. Si gioca al “Pinto” il quarantanovesimo derby tra Casertana ed Avellino, quasi un classico di serie C. Gli allenatori schierano uno speculare 3-5-2. L’avvio vede gli irpini un po’ troppo aggressivi e fallosi, “falchetti” più attivi. Al 12’, però, la rete dell’Avellino: lancio lungo di Gori per Sgarbi, che infila facilmente Venturi. Il gol galvanizza l’Avellino vicino al raddoppio al 16’ con Ricciardi. La partita resta combattuta a centrocampo, ma la Casertana è poco ordinata e ha poche azioni. Al 38’ si fa male il rossoblù Celiento. Cangelosi ne approfitta per sostituirlo con Carretta, tornando al 4-3-3. La ripresa vede gli uomini di Cangelosi molto più decisi: al 46’, infatti, Carretta sventola in area per Casoli, che manda alto da posizione comunque defilata. Il gol rossoblù sembra essere nell’aria ed hanno occasioni Curcio (54’), Tavernelli (57’) e Taurino (59’): niente. Al 70’ il de profundis sulla partita: cross di Tito dalla sinistra per la testa vincente di Marconi e 0-2 Avellino. I “falchetti” si disuniscono, rischiando più volte lo 0-3 e alzando completamente bandiera bianca negli ultimi dieci minuti. L’Avellino controlla bene in difesa e conduce in porta una vittoria meritatissima, che fa seguito alle ultime buone prestazioni. Ad ogni modo, la classifica rossoblù è tutt’altro che deficitaria. Ci si ritrova, sì, in zona playout, ma c’è anche da dire che quella playoff dista solo tre punti. Quindi, inutile mettere il carro davanti ai buoi e sotto con l’impegno, il duro lavoro e la pazienza, la pazienza di superare questo momento no e dare una scossa al campionato. Si può ancora fare: tutto è appena cominciato.