Eroi di vita concreta nel fiabesco immaginario di un giovane scrittore-radiologo maddalonese.

“Racconti di…Eroi di vita”, opera penultima di Michele Ventrone, sarà presentata sabato prossimo, alle ore 17.00, presso la Chiesa “SS.Annunziata” di Maddaloni. Interverranno all’evento Antonio De Falco e Fiore Marro, rispettivamente editore e direttore del nostro giornale on line BelvedereNews, di cui Michele Ventrone, autore del libro, è uno dei redattori. Presenterà Lucia Grimaldi, giornalista di BelvedereNews.

Il libro si propone come una quadrilogia di storie apparentemente sconnesse tra loro.

Il primo racconto, scritto dall’autore ai tempi del liceo, narra di alcune potenze aliene benevoli che cercano di stringere un legame con gli umani, ottenendo però, in risposta, prima diffidenza e poi aperta ostilità. Inizierà una guerra che vedrà la distruzione del pianeta, da parte degli stessi terrestri. Hernan, personaggio principale, eroe protagonista, tenta una mediazione, cercando di mitigare l’irragionevole condotta dei suoi simili, ma il risultato sarà l’ecatombe di tutta l’umanità.

Si inserisce sempre nel filone del Sci-Fi (science fiction) un altro racconto del libro: “Gli alieni sconvolgono la Terra”, datato 2015. Pablo sta discutendo la sua tesi di laurea quando arrivano sulla terra degli extraterrestri. Il giovane comprende subito che le loro intenzioni sono pacifiche, anzi vogliono salvare il pianeta da altre potenze aliene malevoli, in procinto di attaccare l’umanità per distruggerla. Grazie alla sua benignità, tolleranza e indulgenza il protagonista riesce a creare un’alleanza con gli extraterrestri buoni, fino alla completa sconfitta e distruzione delle forze degli alieni malvagi. Tutto ciò porterà i terrestri ad una evoluzione verso una forma di vita migliore della precedente.

 

Gli altri due racconti entrano di diritto nel genere letterario della “letteratura sportiva”, sviluppatosi nel Novecento.

“La leggenda del lupo delle Alpi” (2018) narra la storia di Dario, vecchio ciclista e nonno, che decide di regalare a suo nipote, nel giorno del compleanno del ragazzo, una bicicletta. Da qui partirà il racconto, da parte del protagonista, della sua carriera ciclistica. Trionfi e sconfitte, impedimenti e cadute, solitudine e amicizia (soprattutto quella con Marcello) sono metafore dell’esistenza di tutti ma, in questo caso, con la particolarità di possedere un elemento salvifico: l’amore per il ciclismo.

Quest’ultimo sarà il faro che illuminerà la strada di Dario per ritrovare se stesso ed il valore primario dell’onestà, dopo l’esperienza del doping. “Nonno, quale è stata la tua vittoria più bella?” – chiede il nipotino a fine racconto. “La vittoria più bella è stata quando io e Marcello siamo usciti dal doping, lo abbiamo per sempre ripudiato e soprattutto il nostro ritorno alle gare da “puliti” e onesti vittoriosi. Non c’è stata vittoria più bella!” – è la risposta di Dario.

Questo è stato il personaggio che il suo creatore ha più amato, come egli stesso afferma in un’intervista: “…il motivo è semplice… perché Dario rappresenta perfettamente chi voglio essere: una persona onesta, corretta e che vince rispettando le regole senza mai esaltarsi troppo né abbattersi particolarmente.”

 

Salvifico è lo sport anche per Samir, giovane emigrato libanese, protagonista dell’ultimo racconto a chiusura del libro: “La storia dell’immigrato Samir Kasbhai” (2013). Il protagonista, attraverso la sua passione per il calcio, riesce ad entrare nel mondo dorato del pallone, diventando ricco e famoso. Anche per lui non mancheranno difficoltà, amarezze e ostacoli, conseguenti soprattutto ai pregiudizi di cui è vittima. Malgrado ciò la sua maturità personale, fondata dalla consapevolezza della necessità di perseguire valori, quali l’uguaglianza, la fratellanza, l’empatia, lo condurrà alla propria realizzazione umana e professionale.

 

Dunque, storie diverse che, però, a fine lettura, fanno comprendere qual è il filo rosso che le lega: la questione etica, tanto urgente nella società d’oggi, dove è sempre più necessario saper motivare razionalmente ogni azione sulla base di principi morali. Temi, questi, che non riguardano solo i singoli, ma la società nel suo insieme, che oggi vive l’incomprensibilità di un presente tanto frammentato da apparire preda di “forze aliene”, impossibili da decifrare, se non attraverso la nostra umanità. Ecco svelato il fine ultimo dell’opera di Ventrone.

 

Conosciamo l’autore

Michele Ventrone, classe 1987, nato a Maddaloni (CE), frequenta il liceo scientifico per poi laurearsi in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia, professione che esercita con passione e interesse. I tempi del liceo sono stati proficui perché la sua vocazione alla scrittura emergesse e maturasse, anche grazie all’opera di un preside che lo incoraggiò a scrivere racconti per lui.

Ad oggi la sua produzione annovera quattro libri: “Cuore rossonero” (Screenpress, 2013);  “Azzurro come il cielo” (Kimerik, 2018); “Racconti di eroi di vita” (Etabeta, 2019); “Per lo scudetto sul petto” (Amazon, 2021). Al suo attivo c’è anche una raccolta di poesie “I dodici mesi dell’anno”.