IL SINDACO DI MONDRAGONE

Il Sindaco di uno dei più popolosi comuni della Provincia di Caserta, un comune litoraneo che
vive un’eterna economia di trasformazione e di passaggio dalle attività primarie, agricoltura,
caccia e pesca, alle attività di servizio, terziarie, come si dice, senza avere mai attraversato,
come in altri comuni e comprensori, la fase dell’economia industriale, rimasta sempre ai
margini nelle tematiche e nei percorsi di sviluppo socio economico. Una Città che conta quasi
trentamila abitanti che diventano cinquantamila d’estate, accrescendo vieppiù alcune
debolezze endemiche ed ataviche nella gestione dei servizi di supporto alle attività turistico-
balneari. Viabilità, parcheggi, gestione dei rifiuti ed anche dell’ordine pubblico, della
sicurezza, dovuti alla presenza di numerose etnie non ancora perfettamente integrate negli usi
e costumi degli autoctoni, che rendono ancora più impegnativo il compiti di amministrarla.
Un compito che l’attuale Sindaco Avv. Francesco Lavanga, succeduto nel 2022 al Dott.
Virgilio pacifico, alla guida di una giunta e di un consiglio comunale proveniente da liste
civiche quasi tutte di ispirazione centrista, ex democristiana e margheritina. L’attuale primo
cittadino è uno degli esponenti di punta della lista di Unione Popolare che fu fondata da
Michele Zannini, ex sindaco anch’egli e capo politico riconosciuto, padre dell’attuale
consigliere regionale On. Giovanni Zannini. I riferimenti partitici di ispirazione nazionale
sono molto ovattati ed incerti. Ci si era incamminati verso il Partito Democratico negli scorsi
decenni di questo secolo, ma i dissapori tra lo stesso Zannini e l’altro ex Sindaco Cennami,
più vicino e di provenienza dalla sinistra democratica e dai DS, stopparono sul nascere quella
convergenza. In un recente convegno-lo ricorda lo stesso Sindaco- un noto esponente politico
locale, anch’egli ex sindaco , il Prof. Paolo Russo ebbe a dire che l’orientamento politico
ideale nei nostri giovani sopravvive fino ai 22 anni. Poi, entrati, per così dire, in società,
prendono il sopravvento i particolarismi, gli egoismi individuali, il ‘familismo cinico’, e ciò si
oppone a che l’azione politica raggiunga i suoi obiettivi in favore della collettività tutta. “ Ma
io cerco di potenziare le attività culturali che rafforzino il sentimento di appartenenza e la
volontà di agire per il bene comune”. 49 anni, sposato, tre figli, il sindaco ha voglia di restare
ancora ad amministrare la città. “ Mi piace avere a che fare con la gente, e dove posso, aiutare
a risolvere i problemi della collettività, e, se possibile, dare ristoro a quelle situazioni di
emarginazione e di sofferenza, anche quando questo ha un costo oneroso, perché ritengo
doveroso rimuovere quelle situazioni di svantaggio che ostacolano la libera e proficua
partecipazione di ogni cittadino alla vita della comunità.” “ Non pensa , sindaco, di lanciarsi
oltre, nella sua esperienza politica? Magari cercando di occupare uno scranno più alto, in
regione o al parlamento europeo?” Per ora sto bene così, mi sento pienamente appagato e
motivato a svolgere democraticamente, in mezzo alla gente, la funzione di sindaco di tutti” “
Grazie ed in bocca al luppo, anche per il suo Napoli, che ha vissuto un momento calcistico
d’oro, lo scorso anno, ma che fatica a riprendersi” “ Ci riuscirà, come pure noi contiamo di
migliorare la nostra capacità di aggredire e di risolvere i problemi locali”. Amen