Scatto d’orgoglio per la Casertana

Battuta 1-0 la Cavese nel derby campano

I falchetti tornano alla vittoria sconfiggendo di misura la Cavese. Per quanto visto soprattutto nel secondo tempo, la vittoria non sembra essere così tanto meritata, un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto. I rossoblù continuano ad apparire troppo timorosi di prendere iniziativa, lasciando spesso gioco agli avversari. La Cavese si è lanciata di più in attacco, la Casertana si è dimostrata più cinica. È circolata aria tesa al “Pinto”, dove i tifosi rossoblù hanno inscenato una particolare protesta togliendo tutti gli striscioni. La cosa sarà fatta almeno fino al termine del girone d’andata. Pronti-via e la Cavese è subito pericolosa con anche la traversa colpita da Fella nei primi secondi. La Casertana cerca di reagire con Carretta (8’). Al 12’ assolo di Paglino sulla destra, fermato solo dalla parata di Boffelli. Tre minuti dopo, altra gran giocata di Paglino, che la allunga per Deli, il quale colpisce il palo esterno. Buon momento per i falchetti, con ancora altre giocate di Carretta. Il primo tempo termina però con alcune occasioni Cavese, tra le quali il palo colpito da Loreto di testa da azione di corner (38’). Nel secondo tempo, la Cavese attacca con più convinzione. Si registrano alcune conclusioni da lontano (52’ Maffei, 60’ Fella). La Casertana sembra “desaparecida” e tutti cercano di prepararsi al gol degli avversari. Al 78’, però, su un cross di Paglino dalla destra sul secondo palo, Bianchi la mette di prepotenza sotto la traversa per il vantaggio dei falchetti. Comincia così l’assedio della Cavese. All’ 84’ in un flipper rocambolesco in area rossoblù, la palla arriva a Rizzo, che tira ma Zanellati è attento e sventa. All’ 87’, poi, conclusione di Loreto, Zanellati respinge, altro tiro di Pezzella alto. Nei minuti di recupero (5), la Casertana mantiene il possesso e conduce in porto una vittoria cruciale per il prosieguo della stagione. Il morale deve per forza alzarsi a livelli consoni, visto che alla prossima, domenica, avremo di fronte la capolista Benevento. La squadra ha bisogno di darsi un’identità, di essere incoraggiata e non contestata come sta cominciando a fare la tifoseria. È vero, lo stile di gioco è troppo difensivo e lo si dovrà maggiormente “offensivizzare”, ma quello che conta è la testa. Con maggiore fiducia in se stessi e con maggiore aggressività durante le partite, si potranno raggiungere gli obiettivi minimi.

(Foto di Ciro Santangelo)