Giorgia Meloni e i suoi “alleati”: e se anche alla destra sovranista “piacciono” gli omosessuali?

Belgio, il premier nazionalista Bart de Wever, alleato di Meloni, vuole legalizzare la GPA anche per gay e single. Per riuscire a governare il partito conservatore N-Va si è alleato ai socialisti fiamminghi, ai liberali francofoni e ai cristiano-democratici. Un premier di destra alleato di Giorgia Meloni che, soddisfatta da tale accordo, ha dichiarato di poter lavorare insieme per obiettivi comuni. Solo che, se parliamo di GPA, mentre Giorgia l’ha reso reato universale, il governo De Wever ha regolamentato la maternità surrogata sia per le coppie gay sia per i single, inglobata nella categoria “questioni etiche”. Verrà proibita “la maternità surrogata a scopo di lucro da parte della madre surrogata o di terzi, ossia che porterebbe ad un compenso economico superiore al rimborso delle spese ragionevoli relative alla gravidanza elencate nel futuro quadro giuridico”. Inoltre i soggetti coinvolti in questa pratica dovranno essere sottoposti a supporto medico e terapia psicologica all’interno di centri di fertilità riconosciuti. Una destra che si allontana totalmente da quella attuale italiana. Infatti, il paradosso sta proprio qui: una volta legalizzata la GPA in Belgio, una coppia italiana che dovesse decidere di andare in tale Paese per poterne usufruire, si troverà, di ritorno in Italia a essere condannata per reato universale, voluto proprio da Giorgia Meloni, che si è detta alleata del neo-governo belga. Ennesima contraddizione tutta all’italiana, come quando viene elogiato Musk, padre, cristiano e con dei figli nati mediante la GPA. Ad ogni modo, questa è la prova che i diritti civili non devono essere un tema di sinistra ma anche di destra, un tema di tutti.